22, Novembre, 2024

La pioggia abbassa il rischio incendi, via libera agli abbruciamenti a condizione che non ci sia vento

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Dal 6 aprile di nuovo possibili gli abbruciamenti in tutto il territorio regionale, ma con precise prescrizioni a cui occorre fare attenzione

È terminato in anticipo, sabato 6 aprile, il periodo indicato come a a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi, e il relativo divieto di accendere fuochi: ora è quindi possibile effettuare abbruciamenti di residui vegetali, ma osservando precise prescrizioni e adottando tutte le cautele necessarie a evitare l'innesco di incendi. 

Il regolamento forestale toscano ha introdotto, infatti, l'assenza di vento come condizione necessaria per procedere ad un abbruciamento: se la colonna di fumo sale verticalmente siamo in regola, in caso contrario esiste il rischio di veder sfuggire il fuoco al controllo e non ci sono, quindi, le condizioni per intraprendere questo tipo di attività agricola. Si tratta di una norma preventiva, introdotta perché negli ultimi anni numerosi incendi si sono sviluppati su vaste superfici del territorio toscano, proprio in occasione di operazioni di abbruciamento svolte in giornate ventose e poi sfuggite al controllo.

È consentito l'abbruciamento, in piccoli cumuli, di residui da tagli boschivi, interventi colturali, interventi fitosanitari, potatura, ripulitura, ai fini del loro reimpiego nel ciclo colturale di provenienza. Per poter eseguire abbruciamenti in bosco è necessario essere preventivamente autorizzati dall'ente competente sul territorio ai sensi della legge.

Se si opera nei 50 metri di distanza dal bosco e nei castagneti non occorre essere autorizzati, ma bisogna comunque osservare le norme di prevenzione che impongono di utilizzare spazi ripuliti dalla vegetazione nei quali limitare, come detto, il materiale da bruciare in piccoli cumuli. Inoltre, è fondamentale operare in presenza di un adeguato numero di persone e mai da soli e osservare la sorveglianza continua della zona fino al completo spegnimento delle braci.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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