Gli operai aspettano ancora che il Decreto sia pubblicato in Gazzetta: “Forse oggi, ma siamo tutti in trepida attesa. Ci sono possibili compratori, una opportunità che non va assolutamente sprecata”, raccontano mentre distribuiscono i volantini fra la gente, al mercato settimanale di Figline
Cresce l'attesa fra i lavoratori Bekaert mentre il conto alla rovescia, fuori dai cancelli, segna stamattina – 9: nove, infatti, sono i giorni che mancano alla data del 3 ottobre quando, salvo accordo e attivazione della cassa integrazione per cessazione, i 318 dipendenti saranno tutti licenziati e finiranno in Naspi, il sussidio di disoccupazione.
"Stiamo aspettando, con una certa e comprensibile apprensione, che sia finalmente pubblicato in Gazzetta il Decreto che reintroduce la Cassa integrazione per cessazione, promesso dal Ministro", spiega Daniele Righi, uno dei 318 dipendenti, impegnato con alcuni colleghi in mattinata per un volantinaggio al mercato settimanale di Figline.
"Stiamo cercando di sensibilizzare ancora i cittadini, perché la nostra battaglia non è ancora chiusa: la Cassa è indispensabile, infatti, per poter anche discutere in maniera più concreta della reindustrializzazione, visto che si sono fatti avanti almeno due o tre possibili compratori interessati. Una opportunità che non può e non deve essere sprecata, ma il tempo stringe e quindi attivare la Cassa integrazione per cessazione è il primo passo per sbloccare la nostra situazione".
Forse è proprio oggi la data chiave: indiscrezioni parlano di una possibile approvazione definitiva del decreto in giornata. Al momento il testo non è ancora stato reso noto, comunque.