L’allarme del segretario Fim, dopo l’assemblea di ieri con i lavoratori in azienda: “Per ora si va avanti con la produzione, ma il clima in fabbrica è infuocato. Il governo faccia davvero la sua parte. Noi siamo pronti a boicottare anche i prodotti Pirelli”
“La Bekaert rischia di diventare una bomba sociale e di ordine pubblico per il Valdarno”. A lanciare l’allarme, il giorno dopo l’assemblea in fabbrica con i lavoratori, è il segretario generale della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini. L'assemblea di ieri è servita alle organizzazioni sindacali per riferire l’esito dell’incontro di martedì a Roma con il Ministero dello Sviluppo economico, dal quale purtroppo non sono emerse novità. Il prossimo tavolo al Mise è fissato per il 24 luglio.
“Il clima in fabbrica è infuocato – continua Beccastrini – come sindacati abbiamo proposto, e i lavoratori hanno condiviso la scelta, di continuare a produrre per lo meno fino all’interruzione per ferie, il prossimo 8 agosto. A questo punto però il Governo deve fare davvero la sua parte: ci servono ammortizzatori sociali e ci servono tempi per trovare un possibile acquirente per iniziare a reindustrializzare l’area”.
Un messaggio affinché finalmente si trovi un modo per sbloccare la situazione, insomma. “E anche Pirelli – aggiunge il segretario Fim – che è fortemente corresponsabile di questa situazione, perché ha scelto lei Bekaert, deve fare la propria parte, mettendo in atto una maggiore pressione commerciale su Bekaert, perché ci conceda il tempo che serve per la reindustrializzazione. Se non sarà così, se non emergeranno novità positive dall’incontro di martedì prossimo, valuteremo se e come lanciare anche un boicottaggio dei prodotti Pirelli”.