Presenti il Ministro Luigi Di Maio, rappresentanti della multinazionale belga, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai, i sindacati, oltre a Daniele Calosi (Fiom), Alessandro Beccastrini (Fim) e Davide Materazzi (Uilm), anche Marco Bentivogli (Fim), Maurizio Landini e Francesca Re David (Fiom) e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Gloria Vizzini, del Pd, David Ermini, e di Forza Italia, Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai.
I vertici della multinazionale belga Bekaert vanno avanti: hanno infatti risposto picche alle richieste del Ministero, dei sindacati, delle istituzioni di sospendere le procedure di chiusura dello stabilimento di Figline. Confermati i 318 licenziamenti. È finito male l'incontro tenutosi al Ministero dello sviluppo economico.
Cgil Toscana: "L'azienda va avanti per la sua strada e tira dritto. Ritirare i licenziamenti? Neanche parlarne, non ci pensano proprio. Indegni ed arroganti. L'incontro è andato malissimo nonostante le forti pressioni istituzionali verso l'azienda. La Bekaert se ne frega non solo dei lavoratori, ma anche della Regione e del Governo".
Il Ministro Di Maio si è impegnato a intervenire con fermezza nella vicenda.
Presenti il Ministro Luigi Di Maio, rappresentanti della multinazionale belga, il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai, i sindacati, oltre a Daniele Calosi (Fiom), Alessandro Beccastrini (Fim) e Davide Materazzi (Uilm), anche Marco Bentivogli (Fim), Maurizio Landini e Francesca Re David (Fiom) e i parlamentari del Movimento 5 Stelle, Gloria Vizzini, del Pd, David Ermini, e di Forza Italia, Maurizio D'Ettore e Stefano Mugnai.
"Un monumento all'arroganza", ha commentato l'onorevole Stefano Mugnai