Una ordinanza del presidente Rossi stabilisce che per sei mesi gli impianti della Costa e della Toscana del Sud (compreso Podere Rota) accoglieranno 20mila tonnellate in più dalle province di Firenze, Prato e Pistoia, per far fronte alle difficoltà di quest’area
Circa ventimila tonnellate di rifiuti andranno, nei prossimi sei mesi, dall'Ato Centro verso gli Ato Sud e Costa, in Toscana. Lo stabilisce l'ordinanza che il presidente Enrico Rossi ha emesso: così la Regione risponde all'allarme lanciato nei giorni scorsi da Alia e Confservizi Cispel Toscana, in affanno per lo smaltimento dei rifiuti nelle province di Firenze, Prato e Pistoia. "Un momento di difficoltà – si legge nella nota della Regione – segnalato da Ato Centro e dal gestore Alia Spa e dovuto ad alcuni provvedimenti degli organi di controllo che hanno parzialmente bloccato alcuni impianti, già oggetto di diffide da parte della Regione, perché risultati non adeguati, riducendo così la portata della capacità di smaltimento di quest'area".
In base all'accordo sottoscritto dagli Ato toscani a dicembre 2017, il totale dei flussi di rifiuti da trattare, compresi i nuovi 20mila oggetto dell'ordinanza, oggi ammonta a 61mila500 tonnellate. Gli impianti in cui finiranno i rifiuti in arrivo dall'Ato Centro sono i trattamenti meccanici biologici di Massarosa (Ersu Spa) Massa (Cermec Spa) Legoli (Belvedere Spa), Terranuova (Tb Spa), l'impianto di incenerimento di Poggibonsi (Sienambiente Spa) e le due discariche di Terranuova Bracciolini e Peccioli.
"A seguito della criticità che è stata segnalata dall'Ato Centro – ha spiegato il presidente Enrico Rossi – dettata da una situazione contingente, si tratta di aggiungere poca cosa, in questo caso meno di 20mila tonnellate, e ridistribuire meglio e diversamente i rifiuti nell'Ato Centro. Al tempo stesso il sistema dovrà rispondere migliorando l'adeguamento impiantistico. Con questo atto si chiede al gestore di intervenire su impianti oggetto dello stesso provvedimento, di renderli efficienti per portare a regime la situazione di normale amministrazione. Ovviamente tutto questo non c'entra con le vicende dell'impianto di Case Passerini, che se anche fosse partito domani sarebbe stato in esercizio solo fra quattro anni".
"Con questo atto – ha aggiunto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni – viene regolata l'esigenza manifestata dai comuni dell'Ato Centro un mese fa, superando i tempi delle procedure che richiederebbe un nuovo accordo fra Ato. Adesso le 20mila tonnellate in più verranno destinate agli impianti della Costa e del Sud, dando risposta a tutte le problematiche che sono emerse anche sulla stampa di questi giorni".