La decisione arriva dopo che il sindaco ha respinto l’anno scorso la richiesta di un consiglio comunale aperto sull’argomento e dopo aver constatato l’aumento dei reati
Il Movimento 5 Stelle di San Giovanni torna sull'argomento sicurezza in città. Dopo che il sindaco ha respinto nel marzo dell'anno scorso la richiesta di un consiglio comunale aperto sull'argomento, dopo l'annuncio disatteso delle telecamere, il capogruppo consiliare Tommaso Pierazzi nella prossima seduta "impegnerà il Sindaco e la Giunta ad avviare azioni concrete dopo gli ultimi anni di completo lassismo" e programma quattro incontri con i cittadini del Bani, del centro, di Oltrarno, di Ponte alle Forche.
"Nel frattempo abbiamo preso le firme tra la popolazione per poter chiedere nuovamente il consiglio comunale aperto sull’argomento vista l’importanza che ha informare la cittadinanza sullo stato in cui versa la città e per questo apprezziamo il richiamo fatto dalla lista “Cresce San Giovanni” nell’ultima seduta del consiglio stesso al nostro lavoro, ma adesso abbiamo bisogno di fatti, il tempo per le parole è terminato".
"Il Sindaco e la Giunta secondo l’art.54 del TUEL (dl 267/2000) modificato con l’art.6 del dl 92/2008 e successive modificazioni, dove si attribuiscono poteri speciali al primo cittadino in materia di ordine e sicurezza pubblica, devono elaborare una serie di interventi in grado di fornire risposte concrete ed efficaci. Si chiede di uscire dal presupposto che tutto ciò che avviene tra le mure di San Giovanni siano episodi che potrebbero accadere pur facendo prevenzione. In una città che muore per attività di quartiere insufficienti, muore per le attività commerciali che chiudono, muore per le infrastrutture sportive che mancano, muore per la chiusura di luoghi di spettacolo e di cultura, si dovrebbe avviare una politica che rivitalizzi l’intera città. Sarebbe già un passo avanti riportare la popolazione ad uscire per strada e non a rintanarsi tra porte blindate e telecamere private di sorveglianza".
Tommaso Pierazzi continua: "Tra l’altro fra i tanti annunci a cui non sono seguiti fatti concreti, in questo ultimo anno sono state promesse tante videocamere di sorveglianza all’interno della città mai installate. Ci domandiamo dove sono finite quelle del centro storico di San Giovanni, se ne parla dall’estate del 2010. Ma ci domandiamo anche se esistono zone di serie A e zone di serie B visto che periferie quali il Bani o Ponte alle Forche sono perennemente in balia di situazioni gravi, quali furti negli appartamenti e zone dove gli illeciti tra minori e adulti si propagano in modo preoccupante. Soltanto recentemente la Giunta PD si è mossa ad ascoltare la popolazione di quartiere e a noi sembra paradossale che questo avvenga a fine mandato dopo 9 anni della stessa Giunta".
"Il Movimento 5 Stelle di San Giovanni Valdarno è altresì consapevole delle difficoltà che spesso le forze dell’ordine si trovano ad affrontare per mancanza di fondi e di mezzi, ma crediamo che proprio la Giunta sangiovannese in capo al ruolo riconosciuto per legge dovrebbe iniziare una più efficace azione di prevenzione. Prevenzione che passa necessariamente dal coordinamento e dalla collaborazione con i comuni della vallata. Ad oggi non sappiamo se la richiesta mossa dalla Giunta di Montevarchi per fare un corpo associato della polizia municipale ha preso forma. Oltre a questo, riteniamo necessario prevedere una maggiore presenza a piedi della stessa polizia municipale per le vie della città oltre a prorogare i turni nel periodo estivo almeno fino alle 24 di sera. Inoltre, partendo dall’esperienza positiva di Pergine qual è lo stato del “controllo di vicinato”, ma soprattutto quando avremo una data certa per le istallazioni delle telecamere nei vicoli richieste ormai da oltre 8 anni oltre ad una illuminazione “seria” nei chiassi".