Il progetto è realizzato dagli infermieri su prescrizione del trattamento effettuata dagli oncologi di riferimento
Al Serristori di Figline arrivano trattamenti di medicina tradizionale cinese a integrazione dei percorsi terapeutici per i pazienti affetti da tumore. Il progetto, nato in collaborazione con il Centro Fior di Prugna, Struttura di riferimento regionale per le Medicine Complementari (MC) e la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), è realizzato dagli infermieri su prescrizione del trattamento effettuata dagli oncologi di riferimento e si svilupperà nel nuovo Day Hospital inaugurato recentemente grazie alla donazione del Calcit del Valdarno fiorentino.
Auricoloterapia, il martelletto fior di prugna e la digitopressione: sono queste le tecniche terapeutiche applicate ai pazienti, soprattutto per ridurre gli eventuali sintomi indotti dalle cure antitumorali, da infermieri appositamente formati. In soli tre mesi sono già stati 19 i pazienti coinvolti nel trattamento di medicina tradizionale cinese e un centinaio i trattamenti con risultati positivi effettuati nel day hospital oncoematologico diretto dalla dottoressa Sabrina Moretti e dove la referente di oncologia medica è la dottoressa Clara Giordano.
Susanna Fambrini, coordinatrice infermieristica del day hospital, sottolinea che "disturbi come la nausea e il vomito, presenti spesso nei pazienti sottoposti a trattamento chemioterapico, il dolore, l’ansia, la depressione lieve e le turbe del sonno sono stati alleviati con l’applicazione dell’auricoloterapia pressioni sull’orecchio anche con l’uso di semi vegetali. Viene eseguita anche la digitopressione che consiste in micro massaggi effettuati sui punti dei meridiani che sono dei canali energetici sui quali agisce la medicina cinese; a breve verrà implementato l’utilizzo della tecnica 'fior di prugna', martelletto con il quale vengono stimolate alcune superfici cutanee del paziente in corrispondenza di alcuni meridiani".
L’introduzione della medicina cinese al Serristori di Figline viene attuata in sintonia con quanto avviene a livello di Area Vasta Centro e più in generale all’interno del percorso di riorganizzazione delle medicine complementari (agopuntura, fitoterapia e omeopatia) nel Servizio Sanitario Regionale toscano.