25, Novembre, 2024

Mensa a ‘pane e olio’, la vicenda arriva fino al Ministero: interrogazione di quattro deputati Pd

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I parlamentari Donati, Ermini, Becattini e Parrini annunciano un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione: “Ci sono altre modalità per consentire al comune di recuperare le somme dovute, evitando una sgradevole separazione tra i piccoli studenti”

Arriverà fino al Ministero dell'Istruzione, la questione del pasto 'alternativo' a base di pane con l'olio e frutta, adottato nelle mense del comune di Montevarchi per i figli delle famiglie che non pagano regolarmente. Una ventina i casi, secondo Palazzo Varchi: ma le polemiche si sono concentrate sul metodo scelto, quello appunto di somministrare un pasto diverso dagli altri, con tanto di elenchi di morosi inviati alle scuole perché provvedano. Aspre critiche dalle forze politiche di opposizione, con l'amministrazione che difende la scelta di combattere fino in fondo le morosità. 

Ora intervengono quattro deputati del Partito democratico, che porteranno la vicenda fino al Governo appunto. Sono gli onorevoli Donati, Ermini, Becattini e Parrini. "La scelta da parte dell'amministrazione di Montevarchi di somministrare un pasto diverso ai bambini i cui genitori non sono in regola con il pagamento della retta, separandoli dal resto dei coetanei, è un atto fortemente discriminatorio. La notizia che ad alcuni bambini i cui genitori risultano morosi con la mensa, venga dato, in tavoli separati, pane ed olio è gravissima" sostengono.

"Se, come affermato dal sindaco, alcuni genitori hanno un comportamento 'furbetto' ci sono altre modalità previste dalla legge per consentire al comune di recuperare le somme dovute evitando una sgradevole separazione tra i piccoli studenti. Ci auguriamo – concludono i quattro parlamentari – che l'amministrazione ritiri il provvedimento e prenda misure differenti ma allo stesso tempo presenteremo, assieme ad altri colleghi, un'interrogazione al Ministro dell'Istruzione". 

In merito si è espresso anche Bernard Dika, Presidente del Parlamento degli Studenti della Toscana, l’istituzione rappresentativa di tutti gli studenti toscani. “Intervenire su chi non paga è giusto e doveroso ma riteniamo inammissibile una tale scelta. Immaginate soltanto l'impatto psicologico per un bambino che riceve un piatto con pane e olio e di fronte a lui il suo amico mangia la pasta al pomodoro. Altri bambini potrebbero prenderlo in giro e lui non riuscirebbe a capire”.

“Abbiamo presente il trauma che arrecherebbe questo episodio a un bambino in età infantile? Anche se questo dovesse accadere una sola volta – sostiene Dika – lascerebbe un segno profondo nel bambino interessato. Mi chiedo come una Sindaca laureata in psicologia abbia potuto soltanto pensare una cosa simile. Un sindaco non può ridursi ad essere un burocrate, deve trovare soluzioni che tutelino il benessere dei più deboli. Non accettiamo questa discriminazione e faremo il possibile affinché ciò non avvenga, interpellando nel caso direttamente la Ministra dell’Istruzione”.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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