Dopo i Cobas e l’Azienda sanitaria adesso sulla chiusura del punto ristoro dell’ospedale intervengono i gestori
Dopo quindici anni lo scorso 31 ottobre il Caffè Serristori, luogo di ristoro per il personale dell'ospedale e i cittadini, ha chiuso i battenti. Sulla vicenda sono intervenuti prima i Cobas, che hanno definito la situazione "un danno e una beffa", poi la stessa azienda Usl Toscana Centro che ha motivato la chiusura con i "Problemi legati al contratto, alla gestione e alla struttura". Adesso intervengono i gestori.
"La responsabilità della chiusura del bar “Caffè Serristori” è solo ed esclusivamente dell’Azienda USL Toscana Centro. L’Azienda già nel mese di aprile 2017 intimava e diffidava la chiusura del bar entro e non oltre il 30.04.2017 richiedendo arbitrariamente un aumento del canone di affitto, per un locale inidoneo, di circa il 160% nonostante l’esistenza di un regolare contratto di affitto debitamente firmato dall’Azienda che prevede i meccanismi di aumento come tutti i contratti di locazione secondo gli indici ISTAT e una scadenza naturale della locazione al 02.08.2020".
"I sottoscritti, ritenendosi persone responsabili, prima della scadenza intimata del 30.04.2017 avanzavano all’azienda una proposta che prevedeva un aumento iniziale del canone di circa il 25% e, soprattutto la prosecuzione della gestione del bar fino al subentro dei nuovi gestori consentendo in tal modo l’erogazione del servizio senza alcuna interruzione. L’Azienda, nonostante la proposta comportasse solo vantaggi e precisamente un beneficio economico all’Amministrazione pubblica per l’aumento del canone, la continuità del servizio senza soluzione di continuità senza alcun aggravio per l’Azienda, non si degnava neanche di dare uno straccio di risposta".
"Il provvedimento di intimazione pertanto stante il mancato accoglimento della proposta veniva impugnato davanti al TAR della Toscana ove tuttora è pendente. Nonostante l’impegno da parte nostra per la risoluzione amichevole della vicenda il 21.10.2017 veniva nuovamente intimato e diffidato di lasciare libero il locale entro e non oltre il 31-10.2017 nonostante i canoni di locazione siano stati sempre pagati regolarmente e nonostante nessuna inadempienze contrattuali verso l’azienda e verso clientela sia mai stata imputata ai sottoscritti".
I gestori concludono: "Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che ci hanno sostenuto in particolare il personale medico e infermieristico con i quali abbiamo comunque condiviso quindici splendidi anni".