03, Luglio, 2024

Tav, Rifondazione: “Smaltite le terre in discariche speciali”

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

La Federazione provinciale Arezzo di Rifondazione Comunista torna sulla questione delle terre da scavo destinate all’area ex minerarie di Santa Barbara

Dopo la visita della Commissione tecnica Via del Ministero all'area ex mineraria di Santa Barbara e dopo il decreto del Presidente della Repubblica dello giugno scorso sul "Regolamento per la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo", sulla questione delle terre da scavo destinate al territorio del Comune di Cavriglia interviene la Federazione provinciale di Arezzo di Rifondazione comunista.

"Come definire la trasformazione, appunto miracolosa, degli inerti (rocce e terre) provenienti dal sottoattraversamento TAV di Firenze, impregnati di miscele cementizie, additivi chimici, PVC (polivinilcloruro) bentonite, necessari alla fresa per accelerare lo scavo del doppio tunnel, da rifiuti speciali da smaltire in apposite discariche in sottoprodotti tranquillamente riutilizzabili per le colline schermo a Cavriglia operata con un Decreto e quindi con un tratto di penna? Chi può avere l'autorevolezza per stabilire – e come può farlo con milioni di metri cubi di materiale da analizzare e che giungerà a ritmo continuo – quale soglia di concentrazione di inquinanti non deve superare la terra in arrivo dal capoluogo toscano, visto che ne va della salute dei cavrigliesi e dell'ambiente dove vivono?".

La richiesta di Rifondazione: "Chiediamo a tutte le autorità preposte, Regione Toscana, Comune di Cavriglia, Ausl, Arpat, di fermarsi finché sono in tempo, facendo proprio il sano principio di precauzione e smaltendo le terre in discariche speciali: non barattate il disagio per la salute dei cittadini cavrigliesi e per la salvaguardia dell'ambiente con compensazioni in denaro per opere pubbliche nel territorio perché se Nodavia e le Ferrovie danno soldi significa che c'è qualcosa da compensare".

"In ultimo ricordiamo che nel 2013 un dirigente preparato ed esperto della Regione Toscana, l'architetto Fabio Zita, è stato rimosso dall'incarico di responsabile dell'ufficio VIA (Valutazioni d'Impatto Ambientale) proprio perchè espresse un parere negativo, per i motivi suddetti, al trasferimento degli scarti TAV a Cavriglia, ritenendoli tecnicamente 'rifiuti speciali'. Poi ne scaturì un'inchiesta penale di inaudita gravità, legata sia allo smaltimento delle terre di scavo sia ad altri fattori sempre legati alla TAV fiorentina, evidenziando un fitto grumo d'interessi tra figure politiche di spicco e organizzazioni criminali".

 

 

 

Articoli correlati