L’annuale appuntamento con la “Marcia per la pace” da San Pancrazio a Civitella si è svolto alla presenza di numerosi cittadini e degli alunni delle scuole, per un messagio sul valore della memoria storica. Quest’anno ospite una delegazione dalla Bosnia
Anche quest’anno la “Marcia per la pace” da San Pancrazio a Civitella ha coinvolto cittadini, ragazzi delle scuole e istituzioni per consolidare il valore della pace e della memoria storica. Si è svolto ieri l’appuntamento annuale con l’iniziativa che si lega alla commemorazione delle vittime delle stragi nazifasciste del 29 giugno 1944, di cui quest’anno ricorre il 70° anniversario.
Hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni locali, di associazioni del territorio, i ragazzi delle scuole di Bucine e Civitella, Alessandro Pignatti, ambasciatore della Direzione Generale per l’Unione Europea del Ministero degli Affari Esteri, e un rappresentante dell’ambasciata tedesca a Roma. I partecipanti, prima di arrivare a Civitella, hanno sostato a La Cornia per la deposizione di una corona d’alloro.
Il sindaco di Bucine Sauro Testi ha ringraziato i partecipanti e ha ricordato il valore dell’iniziativa, anticipata al mese di maggio proprio per permettere la presenza degli alunni, coinvolgendoli per una maggior consapevolezza dell’importanza del ricordo per il futuro di ogni comunità.
Testi ha riepilogato il lavoro portato avanti dall’amministrazione comunale e dalle gestioni precedenti sul progetto della memoria storica: il recupero della fattoria luogo della strage, il sacrario e il Centro di Documentazione, intitolato a Marcello Debolini, e il progetto per la prossima realizzazione di un archivio digitale, finanziato dalla collaborazione tra Italia e Germania a sostegno delle comunità vittime degli eccidi.
Quest’anno alla marcia era presente anche una delegazione proveniente dalla Bosnia per il progetto di gemellaggio di sei comuni del Valdarno con altrettanti della zona di Duje e Srebrenica. Lo scorso marzo, due classi quinte del liceo “Varchi” di Montevarchi sono stati una settimana in Bosnia per visitare il centro di accoglienza e i luoghi della strage.