Ieri il commissario Garufi ha dato il via libera ad abbassamento aliquote Imu e addizionale Irpef che scende allo 0,6%. Dopo il caso delle banche dati non aggiornate di Aer, mistero sulla Tari, la nuova tassa dei rifiuti, il cui primo pagamento doveva essere ad aprile ed invece slitta a giugno.
Il commissario prefettizio Antonio Lucio Garufi ha approvato le nuove aliquote su Imu, Addizionale Irpef, Tasi, Tosap, Illuminazione votiva e Imposta di soggiorno. Ma è mistero sulla Tari visto che, dopo i problemi sorti a Reggello con la banca dati di Aer, il pagamento slitta a giugno.
Il pacchetto tributario 2014 è all’insegna di un generale allentamento della pressione fiscale, per un ammontare complessivo di 400mila euro a cui il Comune rinuncerà con l’obiettivo di agevolare i cittadini. Le delibere sono state adottate per fornire nuovi elementi di certezza ai contribuenti di Figline e Incisa Valdarno in un momento di transizione molto delicato come la fusione di due Comuni, ma anche per poter rientrare nella tempistica necessaria a far sì che le varie imposte possano essere suddivise in più rate, evitando quindi il pagamento in un’unica soluzione nel dicembre 2014.
Riguardo all’Imu l’aliquota base passa all’8,8 per mille, mentre in precedenza Figline l’aveva al 9 (al 10,6 in caso di immobili non locati) e Incisa al 9,7. Per le abitazioni principali non esenti (cat. Catastali A1, A8, A9) e relative pertinenze l’aliquota sarà al 3 per mille (prima a Figline era al 4, a Incisa al 5) e al 4,6 per gli immobili locati a canone concordato; è stata inoltre stabilita la detrazione per abitazione principale e relative pertinenze, che sarà di 200 euro. L’acconto dell’imposta va pagato entro il 16 giugno 2014.
Anche l’addizionale Irpef scende fino allo 0,6% (Incisa era lo 0,8%, a Figline lo 0,7%), con esenzione a tutti i contribuenti che hanno un reddito complessivo annuo imponibile inferiore a 8mila euro.
Con il pacchetto approvato ieri sono state stabilite anche le aliquote per la Tasi, il nuovo tributo sui servizi indivisibili come illuminazione pubblica, cimiteri, manutenzione aree verdi. Anche in questo caso il calcolo viene effettuato sugli immobili: l’aliquota per l’abitazione principale e relative pertinenze è fissato al 2,8 per mille, mentre è allo 0,4 per altri immobili e aree edificabili; per gli immobili locati, infine, il 10% del tributo è a carico del locatario. Per rendere più equa la Tasi è stato adottato un sistema di detrazioni progressive che permettono di tutelare le rendite più basse. Per fare alcuni esempi di questo meccanismo, chi ha un immobile con rendita catastale fino a 350 euro non pagherà niente, mentre il proprietario di un appartamento di 90 metri quadri con rendita catastale di 511,29 euro pagherà 131 euro (nel 2012 a Figline pagò 144 euro, a Incisa 229 euro); invece, per gli effetti delle nuove detrazioni, non pagherà la Tasi il proprietario di un appartamento di 45 mq con rendita catastale di 278,88 euro e garage di 12 mq con rendita catastale di 68,17 euro (nel 2012 a Figline pagò 33 euro, a Incisa 91 euro). L’acconto dell’imposta va pagato entro il 16 giugno 2014.
Poi c’è anche la Tari, la tassa sui rifiuti che sostituisce la Tares ma che non va a cambiare i criteri di pagamento. Infatti, per le utenze domestiche si continuerà a pagare in relazione ai metri quadri e al numero dei componenti del nucleo familiare, così come per le utenze non domestiche il principio resta quello del versamento in base ai metri quadri e alla tipologia di attività esercitata. Si specifica che la Tari non conterrà la maggiorazione di 0,30 euro a metro quadro sui servizi indivisibili presente nella Tares e incamerata direttamente dallo Stato e non dai Comuni. A causa di problemi tecnici il pagamento della prima rata della Tari è slittato dal 16 aprile al 12 giugno 2014, contrariamente agli obiettivi fissati dal Comune che avevano l’intento di evitare la sovrapposizione con le altre scadenze contributive.
A completare il pacchetto ci sono anche l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico (che a Incisa passa da Cosap a Tosap), l’imposta di soggiorno (omologazione tra Figline e Incisa) e illuminazione votiva (unica tariffa di 14 euro annui a lampada).