24, Novembre, 2024

Questione botti: il sindaco Chienni chiede buon senso e responsabilità ai cittadini

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Dopo le indicazioni della Prefettura di Arezzo il sindaco di Terranuova richiama tutti al buon senso per il rispetto e la sicurezza di tutti. E la Prefettura precisa

Sulla questione dei botti per il 31 dicembre, dopo la circolare del Ministero e le indicazioni della Prefettura, il sindaco di Terranuova Sergio Chienni interviene richiamando i cittadini al buon senso e alla responsabilità.

“La notte di San Silvestro è possibile divertirsi anche senza l’uso dei botti che possono arrecare disagi alle persone, causare traumi agli animali o provocare danni economici al patrimonio pubblico e privato. Per queste ragioni confido nel buon senso di tutti al fine di tutelare la sicurezza ed il benessere dell’intera comunità”.

“Dopo le indicazioni della Prefettura di Arezzo che sottolineano la non conformità alle norme delle ordinanze (ex art. 54 d.lvo 267/2000) con cui i Sindaci dispongono il divieto di accensione di fuochi d’artificio in occasione dei festeggiamenti di fine anno, l’amministrazione comunale ha deciso di non emettere tale provvedimento in quanto a forte rischio illegittimità. Tuttavia – aggiunge il primo cittadino – ricordiamo che l’utilizzo di fuochi d’artificio è regolamentato anche da specifiche normative tra le quali l’articolo 703 del Codice Penale”.

“Chiediamo dunque a tutta la cittadinanza un rigoroso rispetto delle norme giuridiche e civiche indispensabili alla tutela di tutti, dell’ambiente, degli animali e della convivenza civile in un momento di festa”.

In merito la Prefettura di Arezzo sottolinea: "La Prefettura di Arezzo con circolare in data 22 dicembre 2016 ha richiamato, in via preventiva, l’attenzione dei Sindaci sui presupposti giuridici per l’adozione di ordinanze ai sensi dell’art. 54 del Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) invitandoli, al contempo, ad un’attenta valutazione in punto di fatto e di diritto dei presupposti per l’emissione dei provvedimenti in questione, ovvero ad individuare gli strumenti che l’Ordinamento giuridico offre loro in qualità di rappresentanti delle comunità locali".

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