24, Novembre, 2024

Piazza Marsilio Ficino: il cuore pulsante di Figline in attesa di riqualificazione

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All’interno delle discussioni sul progetto di restyling presentato dall’Amministrazione Comunale, commercianti e storici dell’arte propongono le loro soluzioni in relazione agli interventi previsti.

Proseguono le discussioni sulla sorte di Piazza Marsilio Ficino a Figline Valdarno, cuore pulsante del centro storico, ritenuta una delle piazze più belle della Provincia di Firenze. La tutela del patrimonio artistico, una nuova illuminazione, l'organizzazione di eventi per favorirne la frequentazione e incentivi a sostegno di nuove aperture commerciali, emergono come necessità urgenti dall'interrogazione di commercianti e storici dell'arte cittadini, in risposta al progetto di riqualificazione presentato dall'Amministrazione Comunale.

Qualche settimana fa, in opposizione al progetto di restyling presentato dall’Amministrazione Comunale, era intervenuto anche il critico d’arte Vittorio Sgarbi; i cittadini e i commercianti stessi, negli ultimi tempi si sono organizzati attraverso petizioni cartacee e online contro quelli che vengono definiti “stravolgimenti della struttura di uno spazio importante per la cittadinanza”. Il progetto, che prevede una piazza con panchine ed un nuovo perimetro disegnato con l'inserimento di alberi, verrà approvato e ridiscusso nel prossimo Consiglio Comunale. Nel frattempo, abbiamo raccolto testimonianze dirette sulla questione, interrogando storici dell’arte e commercianti che vivono questo spazio quotidianamente.

Giovanni Tenucci, Professore di Storia dell’Arte e guida turistica residente a Figline, propone di concentrarsi maggiormente sul patrimonio storico che Piazza Ficino ancora nasconde, “indagando  sotto il livello dell’attuale pavimentazione per verificare se esistono delle tracce utili a confermare tutte quelle indagini portate avanti negli anni da prestigiosi storici dell’arte, che descrivono questo spazio come il granaio sotterraneo di Firenze”.

“Prima di investire una somma per una ristrutturazione della piazza, che potrebbe comprometterne la fruibilità – sostiene-  forse sarebbe opportuno concentrarsi nella valorizzazione delle radici storiche cittadine, utile anche da un punto di vista di crescita dell’indotto turistico”.

 

 

 

Dello stesso parere Valentina Trambusti, Consigliere Comunale della Lista Civica “Salvare il Serristori”: “La nostra piazza non ha bisogno di un reale rifacimento, vista la bellezza storica che la contraddistingue. Prima di avviare qualsiasi tipo di intervento o prendere delle decisioni in merito, ritengo che dovrebbero essere ascoltati i pareri dei cittadini di Figline, che questa piazza la vivono e la riconoscono come il cuore pulsante del paese”.

 

 

 

Anche raccogliendo i pareri di alcuni commercianti del Centro Storico, le opinioni e le richieste all’Amministrazione comunale non variano di tanto: è necessaria una riqualificazione attraverso interventi mirati meno invasivi, più immediati e soprattutto meno costosi, come sostenuto da Eleonora Cognani del negozio “L’Ape Regina”:
“Personalmente sarei propensa per una riapertura al traffico della piazza, vista la crisi che i commercianti devono fronteggiare: con i tanti centri commerciali creati fuori dalla zona centrale in suolo comunale, forse le persone sarebbero più invogliate a rivitalizzare il centro storico senza problemi di parcheggio”.

Dello stesso avviso Giovanna Giustarini del negozio Nara Camice: “La riqualificazione della piazza e delle vie del centro  è una necessità visibile a tutti, così come è necessaria una nuova illuminazione. In attesa però che il progetto previsto venga attuato, sono urgenti interventi per scongiurare il rischio della chiusura dei negozi in conseguenza alla crisi: sarebbero necessari incentivi e aiuti per gli imprenditori, per tornare ad investire intorno alla piazza centrale”.

Matteo Perferi, titolare di “New Line Shoes” e “Pieralli Paola Calzature ed  ex presidente dell’Associazione del Centro Commerciale Naturale “Il Granaio”, ritiene invece fondamentale l’organizzazione di un numero maggiore di eventi per far vivere uno spazio spesso troppo vuoto:  
“Sono personalmente contrario alla riapertura del traffico alla piazza, ma non ha senso che questa  resti chiusa senza l’organizzazione continua di eventi a supporto delle attività del centro. È necessario restituire da subito al Centro Storico la sua funzione sociale per favorirne la frequentazione dei cittadini, in contemporanea con i primi passi di riqualificazione, anche se non vedo così necessario un restyling tanto incisivo come quello previsto in uno spazio già bello e storicamente importante come questo. È preferibile investire in piccoli interventi di illuminazione, pulizia dei palazzi storici e ripavimentazione”.

 

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