Un intervento in Consiglio comunale, sollecitato più volte dalle opposizioni: così il Sindaco Valerio Pianigiani è entrato nel merito della crisi politica di maggioranza che si è aperta a Figline e Incisa dopo che il PSI ha annunciato la sua fuoriuscita. “Ero consapevole che non ci fosse ancora piena stabilità politica in maggioranza, ma non mi aspettavo un passo così repentino da Ciucchi e dal PSI”, ha detto Pianigiani. “Le motivazioni che ho letto sulla stampa da parte di Ciucchi sono pretestuose, con ricostruzioni che non rispettano la realtà dei fatti”.
“Dopo due crisi politiche in meno di un anno e mezzo – ha aggiunto il sindaco – tutte le responsabilità sono ricondotte alla mia persona o al Partito democratico: ma vorrei ricordare che ci siamo presentati insieme alle elezioni, e in questi mesi invece ho registrato un progressivo irrigidimento delle posizioni che non ha permesso reali condivisioni. Far parte di una squadra di governo richiede sacrificio e spirito di collaborazione. Mi auguro ora che prevalga il senso di responsabilità, e che non si decida di bloccare i lavori del Consiglio e dell’Amministrazione. Vorrei ricordare che in questi mesi la macchina amministrativa non si è mai fermata, e stiamo andando avanti con i progetti. Io sono stato eletto un anno e mezzo fa: è dura, non mi aspettavo un percorso così lungo. Io non ho la colla sulla poltrona, ma ho un senso di responsabilità, siccome ho vinto le elezioni devo rimanere per governare questo comune. In Consiglio comunale abbiamo i numeri, se volete mandarci a casa dovete assumervene voi la responsabilità”.
Il riferimento è infatti all’attuale confine ristretto della maggioranza, passata a 8 consiglieri comunali più il Sindaco (che però non conta ai fini del numero legale), mentre dall’altra parte ai 6 consiglieri di minoranza si sono ora aggiunti i 2 del PSI, che ha annunciato che voterà i provvedimenti secondo coscienza.
La posizione del PSI è stata espressa in un lungo intervento dalla capogruppo Elena Cencetti: “Non possiamo credere che il PD non fosse consapevole delle controversie all’interno della giunta, del clima di sfiducia all’interno della maggioranza, del malessere manifestato dal PSI”, ha esordito. “Superficialità e disinteresse sono alla base della rottura: la superficialità nel non creare un tavolo politico costante all’indomani delle elezioni; con cui è stato non-gestito il malessere del compagno Sarri; di pensare che l’azzeramento della giunta fosse sufficiente; e di credere che basti vincere per saper amministrare. La nostra è stata una scelta sofferta, che ha tolto il sonno a molti di noi”. Cencetti ha poi elencato diverse problematiche, che hanno visto allontanarsi PD e PSI in maniera irrecuperabile: “Comportamenti che denotano una volontà di chi è o totalmente incosciente oppure ha un obiettivo preciso. Noi siamo usciti da questa maggioranza per preservare la nostra identità, mentre dall’altra parte abbiamo trovato disinteresse nell’affrontare il confronto con il PSI. Anche non scegliere è una scelta: e il quadro politico del centrosinistra si è rotto. Se il PD avesse avuto a cuore l’equilibrio del consiglio comunale, avrebbe dovuto pensarci prima”.
Non sono mancati gli interventi delle opposizioni. Venturi (FdI): “Lei, sindaco, si è presentato ai cittadini con lo slogan ‘insieme’, ma non avete fatto niente insieme. Non c’è mai stato confronto né con la maggioranza, né con la minoranza, tantomeno con i cittadini. Sono state portate avanti soltanto le istanze del PD. Deve dimettersi e rendere la parola ai cittadini. Ma forse siete troppo incollati alle poltrone”, ha concluso, portando in aula un solvente.
Scrivanti (Alleanza Civica): “La crisi è profonda, abbiamo già perso un anno e mezzo dietro ai problemi della maggioranza, e ora siamo ancora qui a parlare della crisi interna della maggioranza. Noi chiediamo delle risposte, così come le chiedono i cittadini “. Buoncompagni (Fare Ora): “Le affermazioni del PSI sono molto gravi, sindaco. È lei che deve sentirsi le responsabilità di dare risposte ai cittadini. Le vengono contestati fatti gravissimi, non può stare in silenzio per il ruolo che ricopre, come rappresentante di tutti gli elettori. Qui c’è da capire se ci sono o meno le condizioni per permettere a questa Amministrazione di andare avanti, mentre finora non si è amministrato nulla”.
Dalla maggioranza ha risposto la capogruppo PD Pereira da Silva: “La narrazione di Ciucchi e del PSI è strumentalizzata. Il PD non ha mai voluto isolarli o ostacolarli. Il racconto di Ciucchi è di vittimismo e autolegittimazione, con pretesa di autonomia totale. In un lavoro di squadra tutti gli attori collaborano con spirito di sacrificio e servizio. Chiediamo a Cencetti e Sarri di chiarire se intendono continuare il progetto con noi, o hanno altre intenzioni”.