30, Dicembre, 2024

Marco Tullio Giordana ospite d’onore al ValdarnoCinema. A consegnare il Premio Marzocco alla carriera, il Presidente Eugenio Giani

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Questa sera, il regista milanese Marco Tullio Giordana ha salutato il pubblico di San Giovanni Valdarno, ritirando il Premio Marzocco alla carriera alla 42ma edizione di ValdarnoCinema Film Festival. Dopo quasi 30 anni dalla sua ultima apparizione al festival nel 1995 con “Pasolini – Un delitto italiano”, Giordana ha presentato il suo ultimo film, “La vita accanto”, un dramma borghese dai toni dark, ambientato nella Vicenza degli anni ’80-’90. A consegnare il premio Marzocco, il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi.

Il film, ispirato all’omonimo romanzo di Mariapia Veladiano, racconta la storia di una ricca famiglia vicentina: Maria, il marito Osvaldo e la gemella di quest’ultimo, Erminia, una famosa pianista. La trama si concentra sull’ossessione di Maria per la macchia purpurea che copre il viso della sua neonata Rebecca, ostacolando il suo istinto materno. Nonostante le difficoltà, la musica diventa la chiave di liberazione per Rebecca.

Il regista Marco Tullio Giordana dopo aver ricevuto il Premio Marzocco alla carriera:”Mi ha colpito molto l’affetto col quale sono stato accolto dalla sala, anche i discorsi non convenzionali del Presidente della Regione nel conferirmi questo premio, la simpatia di tutti. Io fra l’altro sono stato qui tanti anni fa nel ‘95 con mio film Pasolini, un delitto italiano, quindi ritrovo un po’ gli amici di una volta. “

Il regista racconta di quando venne a Firenze nel ruolo di Angelo del fango:”Venni giù con uno squadrone, avevo 16 anni, da poco compiuti, venni con uno squadrone di miei compagni di classe, così, mossi dalla buona volontà di fare qualcosa, dopo aver visto le immagini dell’alluvione, la catastrofe che si era abbattuta su una delle città d’arte più importanti d’Italia. Forse abbiamo fatto più confusione che altro, perché toccava alloggiarci, toccava darci da mangiare, però insomma abbiamo avuto tutti la sensazione di dare un piccolo contributo e soprattutto la cosa che io ricordo di quell’esperienza era la presenza in città di tanti ragazzi della mia età che venivano da tutte le parti del mondo, dalla Germania, dalla Svezia, dalla Grecia, dalla Francia, come se ci fosse stata una sensazione di dover salvare qualcosa che apparteneva a tutta l’umanità, che non era solo dell’Italia, non era solo di Firenze.”

Sul suo ultimo film, La vita accanto:”Un film che racconta in un certo senso una storia più privata, lo sfondo della città, della società, che è meno presente che in altri miei film, perché il tema centrale sono i rapporti familiari, le difficoltà che ci sono in tutti i rapporti familiari. Un film che è andato anche molto bene, io l’ho accompagnato un po’ dappertutto, come ora bisogna fare, nel senso che è molto importante non abbandonare il film alla sala, senza avere poi anche quella cosa molto bella che è il ritorno delle sensazioni degli spettatori, cioè nei dibattiti che seguono un regista capisce anche meglio quello che ha fatto e soprattutto quello che dovrà fare dopo.”

Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che ha conferito il Premio Marzocco al regista:”Marco Giulio Giordana è chiaramente uno dei grandi registi italiani contemporanei, una figura che peraltro si presenta con film che rivelano momenti importanti della nostra storia, anche se dai contorni tutti da approfondire e studiare. Pensate al suo film su Pasolini o i momenti in cui si è interrogato con i film su fatti drammatici della vita italiana. Devo dire che Marco Giulio Giordana è considerato uno dei protagonisti, una regia che vede il nostro Paese presentarsi ai grandi concorsi internazionali. Non a caso ha ricevuto riconoscimenti che dai primi a Venezia lo hanno portato su grandi festival. Oggi è premiato dal Festival del Valdarno che è arrivato alla 42esima edizione e come premio dà un segno di riconoscibilità davvero molto significativo e simbolico, il Premio Marzocco. È come rinforzarsi a quella che è la fase in cui il nostro territorio ha parlato al mondo, il rinascimento. Il Marzocco di Donatello che gli viene consegnato è dell’inizio del Quattrocento, una delle espressioni di una impostazione culturale che ha la nostra Regione e che San Giovanni Valdanno ha voluto riprodurre. La cultura nella contemporaneità si esprime attraverso il cinema e questo festival e questo premio sono veramente all’altezza di quello che di meglio si può offrire a livello del nostro Paese.”

Le parole del sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi:”Sì, è stata una bellissima serata, siamo arrivati e abbiamo trovato ad aspettarci tante persone. Una straordinaria soddisfazione avere un regista come Marco Tullio Giordana a San Giovanni e poter consegnare a lui quello che è il premio più importante della città di San Giovanni Valdarno: il premio Marzocco alla carriera, ad un regista che ha segnato la presenza importante nella storia del cinema italiano; soprattutto un cinema di impegno e di impegno civile con il quale anche la mia generazione è cresciuta. Quindi un ringraziamento a tutti i comitati e organizzatori, al direttore artistico di questa 42esima edizione che veramente ha raggiunto delle vette importanti.”

 

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