26, Luglio, 2024

Scopri la magia di La Bohème in Piazza Masaccio: un evento da non perdere

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Lunedì 5 agosto, alle ore 21:00, la splendida Piazza Masaccio ospiterà una delle opere liriche più amate di tutti i tempi: La Bohème di Giacomo Puccini. Questo straordinario evento segna il tributo al grande maestro Puccini nel centenario della sua scomparsa, e rappresenta il momento clou della diciannovesima edizione del Terre d’Arezzo Music Festival 2024. L’evento, sotto la direzione artistica del maestro Andrea Trovato, è organizzato insieme al comune di San Giovanni Valdarno e alla Pro Loco e con la collaborazione di Unicoop Firenze sezione soci di San Giovanni Valdarno.  

Un’occasione unica per vivere l’opera all’aperto

Sotto la direzione artistica del maestro Andrea Trovato, La Bohème prenderà vita in una performance che promette di emozionare e incantare. Con la partecipazione di solisti di prestigio e un’interpretazione orchestrale di alto livello, questa rappresentazione non è solo un evento culturale, ma una vera e propria celebrazione della musica e del teatro di Puccini. L’orchestra sinfonica delle Terre Verdiane, il coro dell’Opera di Parma Maestro sotto la guida del maestro concertatore e direttore Stefano Giaroli daranno vita all’evento di San Giovanni Valdarno.

Grandi interpreti per rendere omaggio al Maestro: Mimì (soprano) Renata Campanella, Rodolfo (tenore) Diego Cavazzin, Musetta (soprano) Scilla Cristiano, Marcello (baritono) Marzio Giossi, Colline (basso) Massimiliano Catellani, Schaunard (baritono) Diego Savini, Benoit (buffo) Saverio Bambi, Alcindoro (buffo) Saverio Bambi

La produzione sarà a cura della Compagnia Fantasia in Re, la regia è affidata a Alessandro Brachetti, le scene sono di Gabriele Sassi, i costumi di Arte scenica di Reggio Emilia. Maestro di luci sarà Marco Ogliosi, il coordinamento musicale sarà curato da Antonio Braidi e la segreteria da Elena Cattani.

Acquista i tuoi biglietti oggi stesso!

Per informazioni è possibile visitare il www.terredarezzomusifestival.it o scrivere a  info@terredarezzomusicfestival.it.
I biglietti sono già in vendita al link
https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/la-boh%C3%A8me-di-giacomo-puccini

Ingressi
1° settore: €25 intero – €20 ridotto (under 18, over 65 e soci Unicoop Firenze)
2° settore: €20 intero – €15 ridotto (under 18, over 65 e soci Unicoop Firenze)

Prevendita: €1 in loco – €1,50 e €2 online
Disabili: posti riservati con prezzo ridotto nel secondo settore
Ingresso gratuito per bambini di 8 anni non compiuti alla data dell’evento

Prevendita
online su ciaotickets.com
presso la Pro Loco di San Giovanni Valdarno in piazza Cavour 3, dal lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00; il giovedì anche dalle 15:00 alle 18:00; il sabato dalle 9:30 alle 12:30

Informazioni
www.terredarezzomusicfestival.it
info@terredarezzomusicfestival.it
335 8028413 dalle ore 10:00 alle ore 18:00 per telefonate o WhatsApp

Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno:” Il 5 agosto dalle 21.00 in Piazza Masaccio, sul palco, si svolgerà e tornerà dopo tanti anni, l’opera lirica a San Giovanni Valdarno. In modo particolare, l’abbiamo legata al centenario della morte di Giacomo Puccini: straordinario artista e compositore. Nell’occasione verrà rappresentata la Bohème: un’opera molto lunga; il pubblico sarà impegnato per diverse ore. Stiamo allestendo la piazza nel miglior modo possibile, perchè possa essere accogliente. La compagnia che rappresenterà l’opera è una compagnia molto importante e impegnata ogni anno in oltre 70 rappresentazioni. “

L’invito è a partecipare numerosi: questo è l’unico appuntamento estivo dedicato agli appassionati di opera lirica in provincia di Arezzo e l’unica celebrazione che viene fatta nella nostra provincia in termini così cospicui dedicata a Giacomo Puccini.

Andrea Trovato, maestro:” Nel 1896 Giacomo Puccini scrive un’opera modernissima, che ci catapulta nell’azione in pochi secondi. L’uso stesso dei temi delle musiche è molto moderno perchè fanno da filo conduttore all’azione dei personaggi. Un’opera in quattro quadri che ci descrive la vita di quattro giovani bohèmien a Parigi e ci fa vivere le loro emozioni. In questo 2024 ricordando la morte di Giacomo Puccini, insieme al Festival Terre d’Arezzo e l’Amministrazione comunale di San Giovanni Valdarno, abbiamo deciso di offrire la rappresentazione in forma completa di quest’opera – che secondo me è la sintesi completa, la punt apiù alta dell’estetica della musica di Giacomo Puccini. “

Stefano Giaroli, direttore d’orchestra:”Sarò il direttore dell’opera di Puccini che si terrà il 5 agosto a San Giovanni Valdarno. Un evento davvero molto importante nei 100 anni dalla morte del maestro. Vi posso dire che il cast è eccezionale così come l’orchestra specializzata nel repertorio operistico; il coro: un’eccellenza lirica. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per una serata speciale.”

Nel 1891, Giacomo Puccini si trasferisce a Torre del Lago, dove trova ispirazione per la sua musica, amando il luogo per la sua atmosfera rustica e la possibilità di dedicarsi alla caccia e alla convivialità con altri artisti. Dopo il successo di “Manon Lescaut”, Puccini cerca nuove idee per confermare il suo talento e si ispira alla vita parigina, culminando nella creazione di “La Bohème” (1896). Questa opera, ambientata a Parigi e diretta da Arturo Toscanini al Teatro Regio di Torino, rappresenta la vita quotidiana dei giovani artisti e si distingue per il suo carattere lirico e interiore, differente dalla versione di Leoncavallo, più vicina al verismo.

“La Bohème” affronta diverse revisioni, specialmente il problematico terzo atto e la famosa aria “Che gelida manina”. L’opera, basata sul romanzo “Scènes de la vie de bohème” di Henri Murger, descrive la vita degli artisti parigini con un mix di dramma e commedia, evitando sia l’idealizzazione romantica che il crudo realismo verista.

Nonostante una ricezione iniziale mista, “La Bohème” diventa un classico per la sua rappresentazione suggestiva della giovinezza e della povertà, con un finale che sottolinea la fragile bellezza della vita bohemienne. Successivamente, Puccini continua a innovare con “Tosca”, mostrando una nuova visione dell’opera lirica che punta a coinvolgere emotivamente il pubblico con effetti scenici e sonorità potenti.

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