C’è soddisfazione per l’esito dell’esercitazione antincendio boschivo che si è svolta sabato scorso a Reggello, in particolare in località Massanera, una delle zone colpite più duramente dagli incendi nell’estate del 2023. L’esercitazione ha visto impegnati 55 operatori antincendio boschivo, 1 Direttore operazioni incendi complessi di Regione Toscana, 2 Direttori operazioni antincendio dell’ Unione Comuni montagna Fiorentina, 4 RDG AIB responsabili di gruppo, 1 logista AIB presso il coordinamento assistito.
L’evento ha simulato la reale procedura di gestione incendi boschivi complessi che scatta in caso di rogo. Le squadre sono state preallertate per un incendio boschivo su Reggello che, fin da subito, ha mostrato una natura complessa, tanto da dover preallertare il coordinamento AIB, figure specifiche e squadre da tutta la provincia di Firenze e Arezzo, ma anche il posto di comando avanzato per incendi boschivi. Una macchina complessa, che si mette in moto quando appunto si tratta di incendi particolarmente difficili da domare. E l’esito è stato più che soddisfacente.
“Come responsabile antincendio boschivo della zona FI AR Anpas Toscana – ha detto Marco Casprini – ringrazio tutte le realtà AIB intervenute, il Direttore operativo antincendio della Regione Toscana, i Direttori operativi dell’Unione dei Comuni, i Carabinieri Forestali di Reggello, la COPASS x il ponte radio nazionale e importantissimo Anpas 27 Reggello, Basagni Marco, assieme allo staff della Croce Azzurra per aver ospitato l’evento”.
Sabato mattina le squadre sono arrivate presso la sede AIB Anpas 27 Reggello, dove si trovava il posto di comando avanzato: una volta effettuate le registrazioni, prima delle simulazioni in area montana, c’è stato spazio per un momento di approfondimento su alcune tematiche chiave della macchina antincendio, con gli operatori che hanno affinato nozioni tecniche e ripassato le procedure, il coordinamento assistito PCA, la cartografia e, grazie alla presenza del ponte radio nazionale COPASS, ulteriori affinamenti su eventi in cui la rete radio regionale potrebbe avere problemi di copertura e quindi il sistema potrebbe, come in questa simulazione, dover mettere in campo risorse aggiuntive.
A fine mattinata sul crinale di Massanera è stata riprodotta artificialmente una fumata e qui ha avuto inizio l’esercitazione vera e propria. Le squadre sono partite per punti diversi, sia sul fianco sinistro del crinale che sulla vetta di Massanera, dove sono state montate vasche per i mezzi aerei e per le mentre che stavano sorvegliando eventuali riprese di fiamma, mentre gli operatori a terra continuavano l’azione di spegnimento e le attività di bonifica, con attrezzature manuali.
La simulazione non si è fermata solo allo spegnimento dell’incendio: in questa esercitazione è stato testato persino il vettovagliamento dei volontari all’opera proprio come accade durante la reale attività e che, in questo territorio, è gestito da Anpas 27 Reggello tramite coordinamento con UC montagna Fiorentina. “Queste attività in tempo di ‘pace’ – spiegano i responsabili – ci permettono di affinare non solo le procedure e la tecnica ma anche stringere rapporti fra sezioni AIB che pervengono da varie zone della provincia. Ovviamente per i neo operatori sono momenti di reale acquisizione di bagaglio formativo”.
E la memoria corre proprio all’estate del 2023, con l’incendio di Massanera che ha messo veramente a rischio l’ambiente e soprattutto gli operatori Antincendio boschivo del Coordinamento regionale volontariato Aib. Sul posto intervennero fin da subito 50 operatori da Reggello, che poi si avvicendarono con altri 30 operatori dai comuni vicini, coordinati dai Direttori Operativi insieme ai mezzi aerei regionali e nazionali. Solo così, con una macchina antincendio rapida a intervenire anche in misura massiccia, con volontà e determinazione ma soprattutto con operatori formati in maniera specifica, fu possibile limitare a circa 50 ettari l’incendio, fermandone la corsa in poco più di quattro ore, e poi completando nelle ore successive e il giorno dopo le opere di bonifica.
FOTO Anpas Toscana