23, Novembre, 2024

Crollo all’IP Marconi, il Consiglio provinciale approva la mozione di Morbidelli

Articoli correlati

In Vetrina

Più lette

In Vetrina

Il Consiglio provinciale di Arezzo ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere delegato Marco Morbidelli sulla situazione dell’IP Marconi di San Giovanni reso inagibile dopo il crollo del solaio e del controsoffitto in un’aula lo scorso 5 settembre.

Nella mozione Morbidelli ripercorre i fatti sottolineando l’operato della Provincia di Arezzo. “L’evento alla scuola Marconi ci è stato notificato il 5 settembre e immediatamente l’ufficio Provinciale preposto alla sicurezza della scuola si è attivato per valutare la possibilità di mantenere o meno aperta la scuola. Purtroppo il tecnico della sicurezza dell’ISIS ha valutato che la struttura fosse per quanto riguarda i controsoffitti tutta a rischio e quindi ha espressamente richiesto la chiusura della scuola, chiusura che è avvenuta e per la quale sono stati immediatamente attivate le procedure di somma urgenza. Gli organi deputati alla certificazione non hanno ritenuto che i controsoffitti fossero a norma secondo le norme oggi vigenti, subentrate successivamente alla loro esecuzione degli anni 80″.

“Il Tecnico della provincia ha così iniziato le procedure di messa in sicurezza di questi controsoffitti e, avvalendosi di un’azienda leader nel settore, ha ritenuto che un sistema di reti tese a protezione dei soffitti fosse il mezzo più veloce e sufficiente per rimettere in sicurezza l’edificio e renderlo disponibile per l’attività scolastica. Tutto questo è stato fatto presente il 5 ottobre in una riunione che il Presidente della Provincia di Arezzo ha promosso, insieme al Sindaco di San Giovanni presso gli uffici del Dirigente Scolastico con tutte le rappresentanze della scuola: studenti, professori, tecnici del comune di San Giovanni Valdarno, i tecnici della Provincia di Arezzo, presenti anche i Consiglieri Delegati all’edilizia scolastica Morbidelli e alla scuola Chieli e I consiglieri provinciali Spadaccio, Valoriani e Scarnicci. Lo stesso 5 ottobre c’è stato un incontro anche con i genitori fuori dalla scuola. In quella riunione si è ritenuto di dover procedere alla ricerca di nuovi locali per l’attività scolastica venendo meno 22 aule e 17 laboratori dell’edificio Marconi, ma essendo stati nel contempo restituiti i locali della palazzina di via Piave con alcune stanze più piccole, ma utilizzabili, due laboratori per gli acconciatori e la disponibilità dell’aula magna e del locale sovrastante, entrambi di dimensioni molto ampie da consentire l’utilizzo anche di 4 ambienti per la didattica appunto relativa al corso acconciatori”.

“Locali per i quali la Provincia ha manifestato la disponibilità a contribuire nei lavori di adattamente necessari. Nel frattempo sono state individuate con l’aiuto del Comune di San Giovanni Valdarno, aule possibili nei locali delle suore Stimmatine in via San Lorenzo che in poco tempo sono stati resi disponibili anche grazie alla Caritas che li utilizzava per le sue attività. In quei locali sono state ricavate 10 aule più 2 aule più piccole da utilizzare come aule di interscambio o a fruizione parziale per alcuni tipi di materie o di attività. Questi locali sono stati consegnati il giorno 19 ottobre. Lo stesso giorno si è proceduto a fare un sopralluogo nei locali di via Piave e si è visto che fino a quel momento nessuno dei locali resi disponibili il 28 di settembre fosse utilizzato. Sarebbero poi stati utilizzati a partire dal lunedì successivo due laboratori degli acconciatori nessun altro utilizzo era previsto per l’aula sovrastante l’Aula Magna e gli altri locali attigui sempre su via Piave”.

“Nel frattempo sono iniziati i lavori di preparazione con l’installazione in tutte le pareti dell’edificio da bonificare di ganci necessari per tendere le reti di protezione. Reti di protezione che saranno certificate e garantite in prima fase per 4 anni. Le reti consentiranno di proteggere gli alunni dai rischi di deterioramento del controsoffitto. Si ricorda che la Provincia ha firmato la convenzione con la Parrocchia di Montevarchi per 5 aule: 4 aule più un laboratorio del settore moda: questi hanno ripreso l’attività senza alcuna perdita di tempo già in settembre. Gli organi della scuola hanno però evidenziato la mancanza di ulteriori quattro aule per gli acconciatori, cosa che ad avviso della Provincia aveva già trovato disponibilità e soluzione con lo spazio ritrovato nella palazzina in via Piave a San Giovanni, proprio per gli acconciatori. Il Preside, comunicando una decisione del Consiglio d’Istituto ha invece indicato di aver trovato spazi nella Biblioteca Comunale alla Ginestra a Montevarchi invitandoci a sottoscrivere la convenzione con il Comune di Montevarchi”.

“Nel frattempo i nostri uffici hanno valutato trovando un accordo le quattro classi indicate
dal Comune di San Giovanni nella parrocchia di San Pietro e Paolo zona Bani a San
Giovanni Valdarno luogo ben più prossimo alla scuola e facilmente raggiungibile senza
modifiche dei trasporti e soprattutto prossima alla dirigenza dell’istituto. In tutta questa vicenda si sono articolate numerose dichiarazioni sui giornali, inviti, appelli, proteste alimentate da un costante rilascio di dichiarazioni e comunicati attribuiti anche a genitori e studenti che invitano la Provincia a prendere velocemente delle decisioni in tal senso. L’Ente Provincia ha perseguito la più celere esecuzione dei lavori di rimessa in ripristino dell’edificio Marconi, in questi giorni dovrebbero arrivare le reti che potranno essere montate, dato lo stato di avanzamento della collocazione dei ganci per i tiranti”.

Dopo le premesse la mozione: “il Consiglio ritiene che i tempi, le attività, il metodo adottato per la procedura di somma urgenza, la liberazione di alcuni locali, la collocazione nei locali di Montevarchi del settore moda e quindi la relativa firma della convenzione, la messa a disposizione dei locali delle suore Benedettine, la messa a disposizione dei locali di via Piave, l’inizio dei lavori di ripristino e la relativa riconsegna dell’edificio scolastico Marconi siano stati eseguiti con la massima diligenza e rapidità. Il Consiglio inoltre prende atto che saranno escluse dalla riconsegna solo tre aule per le quali si è deciso di applicare una procedura di ristrutturazione completa ed accedere ai finanziamenti regionali idonei alla soluzione. Prende atto che ad oggi sono state consegnate 5 aule a Montevarchi, 10 aule più 2 più piccole a San Giovanni presso il palazzo delle suore Benedettine, i locali di via Piave per i quali si invita la scuola a concludere i lavori e a utilizzarli per l’urgenza ai fini delle necessità della scuola anziché percorrere ulteriori ricerche di locali sparsi per il Valdarno con minore idoneità”.

“Il Consiglio ritiene di mantenere i corsi di studi della Marconi nella città di San Giovanni. Il Consiglio invita la struttura tecnica della Provincia ad accelerare al massimo la messa in sicurezza dei locali della scuola Marconi in modo tale da poter far rientrare gli studenti nella loro sede originaria, utilizzando al meglio gli spazi che sono disponibili e attualmente inutilizzati (aula magna e locali attigui) per i quali si invita la scuola a chiudere i lavori che appaiono ormai finiti anche eliminando il cantiere che da 4 anni occupa il resede della Marconi. Lavori che hanno beneficiato del contributo della provincia di Arezzo per 192.000″.

Articoli correlati