18, Luglio, 2024

Il Coordinamento delle Associazioni No Multiutility torna all’attacco sul piano politico

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Nuovo attacco dal Coordinamento delle associazioni contro la Multiutility: questa volta nel mirino finiscono i partiti, in particolare PD e FdI, colpevoli secondo le associazioni di non esprimere posizioni chiare in merito all’operazione. “È inaccettabile che PD e FDI continuino a non rispondere pubblicamente a cittadini, associazioni, associazioni di categoria, altri partiti politici, organi istituzionali di controllo, consiglieri e assessori comunali e regionali, riguardo alle tante gravi questioni di merito e di principio emerse su Multiutility. Questa é la dimostrazione del loro totale imbarazzo di fronte a un progetto di privatizzazione concepito e portato avanti da una parte dei loro sindaci, che hanno tradito il mandato e che adesso si nascondono dietro al Consiglio di amministrazione e all’amministratore delegato della loro creatura Alia Multiutility”.

“Nelle file del PD dell’area del Valdarno aretino regna un totale disorientamento – focalizzano le associazioni – tant’è vero che le sezioni comunali presenti hanno orientamenti in merito alla questione Multiutility e quotazione in borsa che definire divergenti è riduttivo. Lo stesso dicasi di Montevarchi unica amministrazione in mano alla destra che dopo aver fatto il recesso dalla Multiutilty sembra avere ripensamenti.
I comuni di Cavriglia, San Giovanni e Loro Ciuffenna si sono già a suo tempo tirati fuori dalla Newco Acqua Toscana che si è fusa nella Multiutility, il sindaco Cacioli di Castelfranco Piandiscò ha infine palesato la sua posizione favorevole in un infuocato consiglio comunale aperto ed il PD ha minacciato l’espulsione dei due consiglieri comunali dissidenti, il sindaco Chienni di Terranuova si è schierato a favore fin dall’inizio, forse perché la multiutility fornisce una garanzia sul previsto impianto a Podere Rota sul trattamento del percolato (quindi in una discarica chiusa per l’inquinamento della falda da percolato, andrà a trattare anche quello proveniente da altri impianti della Toscana). Quindi ci chiediamo se esiste una linea del PD nel Valdarno oppure, come a livello regionale, il partito non ha ancora affrontato questa operazione, che secondo gli ideatori dovrebbe allargarsi a tutta la Toscana. Montevarchi dopo essersi dichiarata contraria, nell’assemblea di Publiacqua, si schiera a favore dell’amministratore delegato della Multiutilty Irace”.

“Questa operazione di cessione della proprietà e del controllo dei nostri beni e servizi essenziali, in favore di fondi d’investimento privati – continua il Comitato – ha il chiaro scopo di garantire ai sindaci un’entrata economica fissa nei bilanci comunali, sollevandoli da tutte le responsabilità di gestione. Di fatto stanno sfruttando l’affidamento della gestione dei servizi ad una holding finanziaria come chiave d’accesso per il mercato nazionale e internazionale, trasformando la gestione di beni e servizi primari in monopolio naturale in un business dal quale spremere utili e sottrarre capitali. È così che i sindaci hanno concepito e realizzato un nuovo metodo per imporre una nuova tassa dalla quale i cittadini non possono sottrarsi, e per la quale i sindaci vorrebbero accollare la responsabilità al Consiglio di amministrazione di Alia che loro stessi hanno eletto”.

“I cittadini in quanto unici e soli proprietari di questi beni e servizi essenziali per la vita, ricordano ai sindaci e ai loro partiti, che sono solo amministratori pro tempore e non proprietari di quei beni. Un’operazione di vendita come quella che stanno portando avanti non può essere accettata dai veri proprietari, ai quali peraltro non é stata data corretta e sufficiente informazione e ai quali non é stato consentito di esercitare i loro diritti. Adesso a scadenza di quel mandato ottenuto nel 2019, ed in vista della nuova tornata elettorale che ci sarà in molti comuni nel 2024, non é più accettabile che il PD e FDI continuino a non esprimersi sottraendosi al dibattito pubblico. Dove sono finite le posizioni del nuovo segretario PD Toscano Fossi? Dove sono finiti i suoi legittimi dubbi, e quelli di quella parte del suo partito che ha conquistato le segreterie di partito con promesse e proposte in evidente controtendenza con l’operato dei vecchi vertici? Se il PD non rimetterà in discussione con urgenza quanto proposto dai suoi sindaci, sarà la dimostrazione che nulla nel PD é mai cambiato e che quella di fare promesse che non saranno mantenute è una prassi normale e intramontabile in tutto il Partito Democratico. Questo ovviamente vale anche per gli altri partiti contrari alla Multiutility e al fatto che non riescano a concretizzare un fronte comune, avviando un dibattito serio e trasversale, realmente aperto a tutta la cittadinanza, obbligando PD e FDI a rimettere sul tavolo comune con la cittadinanza le decisioni su questo tema”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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