Chiusa la RSA Pratomagno: con un’ordinanza il sindaco di Loro Ciuffenna, Moreno Botti, ha revocato, alla società Lucia S.r.L titolare della RSA, l’autorizzazione con conseguente chiusura dell’attività. I 7 ospiti sono già stati ricollocati in altre strutture del Valdarno aretino.
Il provvedimento è arrivato il 3 aprile scorso sulla scia dei verbali, redatti dalla commissione Multidisciplinare dell’USL Toscana sud-est Aretina il 18 e 28 marzo e il 2 aprile, con i quali è stata accertata “la carenza dei requisiti minimi di legge, con conseguente necessità di avviare il procedimento di revoca dell’autorizzazione” ( rilasciata dal comune di Loro Ciuffenna nel 1999 per 12 posti, numero poi ampliato a 14 nel 2013).
Il Sindaco, viste le sue competenze in materia di emergenze sanitarie e di igiene pubblica, “preso atto delle ricadute che le inadempienze rilevate possono avere sulla salute e l’incolumità degli ospiti della RSA Pratomagno, ha ordinato “in via cautelare, al fine di tutelare l’incolumità degli ospiti attualmente presenti nella struttura RSA Pratomagno, che vengano poste in essere tutte le iniziative volte al loro ricollocamento presso altre idonee strutture o presso le famiglie di appartenenza; che venga dato avvio al procedimento di revoca dell’autorizzazione con conseguente chiusura dell’attività”.
La vicenda della RSA Pratomagno è iniziata l’anno scorso quando nel mese di luglio il sindaco di Loro Ciuffenna sospese la licenza per l’esercizio della struttura “riscontrando anomalie di ordine amministrativo” e richiedendo “interventi atti a ripristinare le condizioni necessarie al mantenimento dei requisiti minimi di esercizio”.
Il sindaco e la Asl specificarono: “A seguito di carenze igieniche, amministrative e di fabbisogno di personale il Sindaco di Loro Ciuffenna ha emesso ordinanza di chiusura della Rsa Pratomagno. La Zona distretto ha già preso i contatti con le famiglie degli ospiti per supportarli nel trovare nuove sistemazioni”.
Il sindaco Moreno Botti adesso commenta: “Speriamo di poter riaprire la struttura quanto prima con una nuova gestione. Ce n’è bisogno”.