06, Luglio, 2024

Donne e benessere intimo, basta tabù: CRT all’avanguardia nella riabilitazione del pavimento pelvico

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Generalmente il protocollo prevede una decina di trattamenti, quanti sono necessari per un recupero funzionale e possono essere svolti una o due volte a settimana a seconda della necessità. Il numero dei trattamenti varia e quindi aumenta in base alla complessità della patologia da trattare. Per accedere al servizio, in regime di solvenza, basterà recarsi alla Casa della Salute di Terranuova Bracciolini con la prescrizione medica con la diagnosi per la patologia da trattare e da qui inizia il percorso di recupero con i nostri fisioterapisti.
Associando queste tecniche, conclude la Dottoressa Aldinucci, si elabora il trattamento che prevede la presa di coscienza del piano perineale, il miglioramento della sensibilità, di tono e forza muscolare e il recupero di una vita quotidiana soddisfacente.

Perdite involontarie di urina? Dolore durante i rapporti? Bruciore continuo nella zona pelvica? Cistiti o sensazione di peso e pressione nella parte inferiore del bacino? Spesso la causa potrebbe essere un problema al pavimento pelvico e la fisioterapia può aiutare a superare queste problematiche. A sottolinearlo è la Dottoressa Elena Aldinucci, Direttore della Riabilitazione della Crt, Clinica di Riabilitazione Toscana. “L’attenzione a questo argomento, spiega Aldinucci, è sicuramente cresciuta negli ultimi anni anche se c’è ancora molto pudore. La riabilitazione del pavimento pelvico, infatti, è una branca della fisioterapia che si occupa di disfunzioni del perineo, il sistema muscolare complesso che si trova nel basso ventre.

 

L’approccio a questa area anatomica è molto intimo e personale e anche oggi viene considerato un tabù parlare di questo tipo di problematiche nonostante il fatto che già nel 1948 venissero prescritti dei trattamenti per il pavimento pelvico in relazione a problemi di incontinenza urinaria definendo come trattamento elettivo proprio le tecniche di fisioterapia. Con l’evoluzione degli studi scientifici e della cultura generale della società, oggi è un tipo di trattamento che viene affrontato con più serenità e meno imbarazzo e quindi anche le pazienti che hanno questo tipo di problema, riescono ad esporre fastidi ed esigenze sia al medico di base e allo specialista ed essere poi avviate a quelli che sono i trattamenti specifici. Questi trattamenti non possono essere effettuati da tutti i fisioterapisti ma soltanto da quanti abbiano effettuato corsi di specializzazione mirati all’apprendimento di tecniche specifiche. “

Vescica, retto e utero sono organi che devono il loro benessere e corretto funzionamento grazie alla tenuta della muscolatura del pavimento pelvico. Questa muscolatura gioca infatti un ruolo fondamentale nella continenza, e dunque un suo indebolimento può portare a varie problematiche quali incontinenza urinaria, incontinenza fecale, prolassi e disparenuia ossia il dolore durante i rapporti sessuali. “In tutti questi i casi, aggiunge la Dottoressa Aldinucci, è necessaria un’accurata diagnosi da parte di uno specialista che può essere un urologo o un ginecologo. Successivamente viene effettuata un’attenta valutazione da parte del fisioterapista per avviare infine la rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico”.

Il paziente giunge alla fase riabilitativa con il fisioterapista che farà una raccolta di dati anamnestici che riguardano età, stile di vita, fattori di rischio correlati alla patologia esistente. Dopo la valutazione, il fisioterapista imposta un percorso riabilitativo, attraverso varie tecniche, finalizzato al recupero e al miglioramento della muscolatura e anche ad un riapprendimento delle varie funzioni motorie del pavimento pelvico.

“La principale tra queste è la fisiochinesiterapia che consiste nell’esecuzione di esercizi, attivi o assistiti, di contrazione e di rilassamento della muscolatura del pavimento pelvico ed ha lo scopo di recuperare e migliorare forza, resistenza, rilassamento ma anche la presa di coscienza da parte della paziente della muscolatura del pavimento pelvico. Ci sono anche macchinari che possono essere utilizzati nella riabilitazione del pavimento pelvico. Molto innovativo è un macchinario impiegato nella Clinica di Riabilitazione Toscana: si chiama SIS, Sistema Super Induttivo, e sfrutta una tecnologia che, basandosi su un campo elettromagnetico ad alta intensità, influenza positivamente il tessuto umano. Generando correnti selettive specifiche per i muscoli del pavimento pelvico, SIS porta infatti ad un miglioramento di funzionalità, tono e trofismo muscolare del perineo, facendo inoltre aumentare alla paziente la percezione d di questa fascia muscolare.

Il macchinario è dotato di uno schermo dove il fisioterapista va ad impostare il protocollo riabilitativo in base al tipo di patologia da curare. La sonda SIS è collegata ad uno sgabello dove viene fatta accomodare la paziente con indosso indumenti di cotone. Il fisioterapista indirizza quindi la paziente in uno schema di contrazioni e rilassamenti che seguono que

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