Dopo la decisione della Conferenza dei servizi di archiviare il Paur, il procedimento autorizzativo unico regionale del progetto di ampliamento della discarica di Podere Rota interviene il gruppo Liste civiche sangiovannesi.
“L’atto amministrativo che sancisce lo stop al procedimento di ampliamento della discarica di Podere Rota per i rifiuti speciali richiesto da CSAI nel 2020 è arrivato. Lo avevamo ribadito anche nel gennaio del 2022: se la volontà politica ci fosse stata, sarebbero bastati 5 minuti. Ci sono voluti invece 3 anni di teatrini, di procedure bizantine, di colpi di spugna della politica locale e regionale ed infine solo l’irruzione sulla scena della magistratura con le indagini sui rifiuti illeciti ed il rilevamento delle sostanze tossiche ha portato a decidere di chiudere il procedimento di richiesta di ampliamento. Inchiesta della magistratura che tra l’altro parte anche dagli esposti presentati dai membri del Comitato le Vittime di Podere Rota”.
“Al coraggio del comitato dobbiamo molto; in troppi lo dimenticano, noi non lo faremo. E ricordiamoci anche le parole degli esponenti regionali del PD, con in testa il capogruppo Vincenzo Ceccarelli, in occasione del consiglio comunale aperto tenutosi in piazza Masaccio a San Giovanni nel luglio del 2021: ‘il dipartimento regionale energia ed ambiente è il solo “dominus” che può decidere in tema di discariche e rifiuti’. Questo ebbero la faccia tosta di affermare pubblicamente, con buona pace di chi, come noi, crede che la politica determini scelte che ricadono su un territorio e non gli uffici tecnici. Così come disarmanti furono le dichiarazioni dell’assessore regionale all’ambiente Monni nei giorni successivi al consiglio comunale aperto quando, in occasione di una inaugurazione in Valdarno, parlò dell’eventuale mancato ampliamento di Podere Rota come di una ‘occasione mancata’. Lo stesso Assessore che ancora non ha presentato il piano regionale dei rifiuti, atteso ormai da anni, che potrebbe essere il documento con cui davvero scrivere la parola fine sulla piaga di Podere Rota”.
“Ed il PD locale, con il Sindaco Valentina Vadi in testa, che invece ha scientificamente evitato ogni forzatura verso gli organi politici regionali preferendo prestarsi all’inutile teatrino dell’inchiesta pubblica sull’ampliamento. Ed in questi giorni dobbiamo anche vedere che gli stessi politici del PD fanno a gara a salire sul carro di una finta vittoria ma la loro credibilità è forse più adatta a salire sui carri di carnevale che su quelli delle finte vittorie. Purtroppo ormai è tardi anche per le finte vittorie. Il nostro territorio ha subito gravissime e irreversibili ripercussioni ambientali ed il PD ne ha la piena responsabilità politica. Noi invece rimaniamo sull’unica proposta seria che possa chiudere almeno con dignità una piaga lunga 30 anni: chiudere subito tutto, iniziare la bonifica post mortem (sollecitando le istituzioni alla massima attenzione alle procedure di assegnazione degli appalti per i lavori di bonifica, viste le recenti indagini sugli smaltimenti illeciti) ed indennizzare San Giovanni Valdarno per quanto sofferto in questi 30 anni. Solo così si può mettere davvero fine alla speculazione economica e politica sulla pelle del nostro territorio”.