VENERDì 13 GENNAIO
SABATO 14 GENNAIO
San Giovanni – Umberto Eco e gli avvenimenti del premio Masaccio del 68: dall’astronave sul tetto del palazzo comunale ai polli lanciati dalla torre di Palazzo d’Arnolfo. Il prossimo appuntamento del ciclo di conferenze “Dialoghi sull’arte” si svolgerà sabato 14 gennaio alle 17 a Palomar e sarà incentrato su cosa accadde a San Giovanni durante la clamorosa e destabilizzante sesta edizione del Premio Masaccio e sul conseguente intervento pubblico di Umberto Eco dal titolo “arte e provocazione”. Inltre a Palomar “Le otto montagne”, scritto da Paolo Cognetti, da cui è stato tratto l’omonimo film di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, in programma questo finesettimana al Cinema Masaccio. Sabato 14 gennaio – Ore 21:30. Sabato 14 gennaio alle ore 17.30, presso il Museo delle Terre Nuove, appuntamento con “In bottega, la pittura su tavola”, un laboratorio per famiglie con bambini da 8 a 12 anni, che permetterà ai partecipanti di calarsi nei panni di apprendisti di bottega per sperimentare direttamente le fasi di lavoro necessarie per realizzare un piccolo dipinto su tavola.
Figline Incisa – Massimo Ghini e Paolo Ruffini tornano entrambi per la seconda volta, al Garibaldi, per vestire i panni di due “Quasi amici”. Si tratta dell’adattamento teatrale, a cura del regista Alberto Ferrari, dell’omonimo film francese del 2011, diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano e interpretato da Omar Sy e François Cluzet. La storia racconta di due personaggi (un ricco, diventato disabile in seguito ad un incidente, alla ricerca di un badante; un ex galeotto, decisamente smart e in cerca di escamotage per sopravvivere) in evoluzione, opposti ma complementari, che troveranno il modo per rendersi utili a vicenda e trasformare i propri limiti in opportunità. I biglietti sono già in vendita su TicketOne, nei punti vendita Box Office Toscana e Unicoop Firenze e, da mercoledì, anche in biglietteria, dove sarà possibile usufruire delle riduzioni.
Montevarchi – Sabato 14 gennaio 2023 alle ore 17.00 nel Palazzo del Podestà sarà presentato il libro “Una collezione toscana. Le maioliche e le porcellane di Piero Polverini” a
cura degli studiosi Alessandro Biancalana e Rossella Ausenda. Il volume è stato realizzato sulla collezione privata di maioliche e porcellane del concittadino Piero Polverini. Una raccolta interessante dal punto di vista storico e artistico che vanta pezzi di pregiata fattura, tra cui sono descritti e fotografati molti manufatti facenti parte della manifattura di Doccia, una delle più prestigiose manifatture di porcellana europea.
Figline Incisa – Raccontare i territori. l collettivo TerraProject lo ha fatto a Figline e Incisa Valdarno per oltre un anno, a più riprese, realizzando la mostra “Il senso dei luoghi”. Sarà questo il tema del finissage che, sabato 14 gennaio alle 17, chiuderà l’esposizione fotografica in corso al Palazzo Pretorio di Figline. Insieme a Simone Donati, Michele Borzoni e Rocco Rorandelli di TerraProject, autori degli scatti in mostra, ci saranno la critica e curatrice fotografica Giovanna Calvenzi, Martino Marangoni, fotografo e direttore della Fondazione Studio Marangoni, e George Tatge, fotografo paesaggista di fama ed esperienza internazionale, tra i più apprezzati paesaggisti ad aver documentato l’Italia degli ultimi cinquant’anni. Un appuntamento (a ingresso gratuito) per confrontarsi su cos’è, oggi, il racconto fotografico dei territori e su cosa significa documentare per immagini il paesaggio, sia quello noto che quello più insolito.
DOMENICA 15 GENNAIO
Figline Incisa – TerraProject. La mostra sarà aperta, per l’ultimo weekend, sabato 14 e domenica 15 gennaio, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 (chiusa il 1° gennaio). Ingresso gratuito.
San Giovanni – Palomar, “Le otto montagne”, scritto da Paolo Cognetti, da cui è stato tratto l’omonimo film di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, in programma questo finesettimana al Cinema Masaccio. Domenica 15 gennaio – Ore 16:30 e 21:30. “La montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio, tempo e misura.
Lo sa bene Paolo Cognetti, che tra una vetta e una baita ambienta questo potentissimo romanzo. Una storia di amicizia tra due ragazzi – e poi due uomini – così diversi da assomigliarsi, un viaggio avventuroso e spirituale fatto di fughe e tentativi di ritorno, alla continua ricerca di una strada per riconoscersi.”