Cambiano i collegi per l’elezione della Camera dei Deputati: la proposta dell’Italicum in Toscana prevede in tutto 6 collegi, e il Valdarno non è con Arezzo. Viene accorpato per intero, da Rignano fino a Castiglion Fibocchi, con una parte dell’area fiorentina
In qualche modo, il Valdarno è già con Firenze. O almeno lo sarà se verrà approvato in via definitiva lo schema di ripartizione dei collegi plurinominali, che lo scorso 6 luglio ha avuto il via libera del Consiglio dei ministri. Quel decreto legislativo attua la delega al Governo per la determinazione dei collegi prevista dall’art. 4 della nuova legge elettorale per la Camera dei deputati, il cosiddetto Italicum, che sarà applicabile solo a partire dal 1° luglio 2016.
Il decreto, ora all’esame delle commissioni competenti, definisce infatti i 100 nuovi collegi in cui gli elettori italiani saranno chiamati a scegliere 618 dei 630 membri totali di Montecitorio. Ogni collegio, in base alla relativa ampiezza, eleggerà da 3 a 9 deputati ciascuno. In media, ogni collegio conta 582 mila abitanti: l’omogeneità dei collegi per popolazione è infatti uno dei criteri direttivi previsti dalla legge delega.
Mentre l’altro criterio con il quale si sono disegnati i nuovi confini dei collegi plurinominali è stato quello della “coerenza territoriale” e della “continuità”: la commissione di esperti nominata dal Consiglio dei ministri, e presieduta dal presidente dell’Istat Alleva, ha definito “collegi plurinominali compatti per prossimità reciproca della popolazione residente e per l'appartenenza del collegio ad ambiti territoriali amministrativi e funzionali già definiti e ‘vissuti’ dalla stessa popolazione”.
Insomma, si sarebbe cercato di raggruppare in ogni collegio territori limitrofi simili tra loro, con popolazioni quanto più possibile 'omogenee' sotto vari aspetti. Operazione non semplice e che sicuramente non accontenterà tutti, visto che di fatto viene completamente ridisegnata la geografia politica dell'Italia intera. In Toscana, nello specifico, i collegi per l'elezione dei membri della Camera saranno 6: e anche qui non mancano le novità.
Per il Valdarno la principale innovazione consiste nel fatto di votare tutti nello stesso collegio, sia i comuni del versante aretino che di quello fiorentino: ma il collegio non è, come si potrebbe pensare, quello di Arezzo. Il Valdarno voterà infatti nel Collegio 4, con comuni come Pontassieve, Bagno a Ripoli, Empoli, Vinci, Montelupo Fiorentino, Capraia e Limite.
Da Rignano a Castiglion Fibocchi compreso, dunque, l'Italicum sposta il bacino verso l'area fiorentina. Il collegio di Arezzo, orfano del Valdarno aretino, sarà invece il numero 6, accorpato con le province di Grosseto e Siena. Nel caso di Arezzo, dunque, non viene rispettato il principio della “integrità dell'ambito provinciale”: sono 22 in tutto le province italiane 'spaccate' dall'Italicum. In questi casi, spiega la relazione illustrativa, “si è prevista la cessione parziale di territorio, nel rispetto dei criteri di delega, con peculiare attenzione all'esigenza di riscontrare in modo più sufficiente il parametro dell'omogeneità”.