Torna a Montevarchi il Paleofest – Festival della preistoria, organizzato dall’Accademia valdarnese del Poggio e Museo Paleontologico di Montevarchi. Dopo due anni di restrizioni pandemiche, il Festival riprende i suoi spazi nel Chiostro di San Lodovico, nelle vie e piazze del centro storico di Montevarchi, presso la Ginestra Fabbrica della Conoscenza ma anche in luoghi significativi del paesaggio valdarnese, per consentire a tutti i cittadini di vivere una serie di iniziative scientifiche, artistiche ed educative intorno all’affascinante mondo della preistoria.
Quest’anno il Festival ruoterà intorno ad un tema centrale, quello della tecnologia: partire dagli straordinari reperti preistorici delle antichissime selci immanicate nella sala del Museo, la lunga storia di come l’uomo ha costruito e usato gli strumenti della sua azione nel mondo attraverserà come un filo rosso un fine settimana ricchissimo.
“L’amministrazione comunale ha sempre promosso e sostenuto il Paleofestival – ha ricordato l’assessore Sandra Nocentini – il nostro Museo Paleontologico ha un valore enorme, e con questa iniziativa rafforza il suo ruolo all’interno di una rete che coinvolge più musei a livello nazionale”.
“Ci aspetta un fine settimana dedicato alla preistoria e alla paleontologia – ha sottolineato la Direttrice del museo, Elena Facchino – finalmente quest’anno potremo tornare ad uscire dalle nostre sale e tornare in mezzo alla gente qui in centro a Montevarchi. Quest’anno approfondiremo il tema della tecnologia al servizio dei musei. E poi incontri, laboratori, esperienze: il festival si rivolge a un pubblico amplissimo, per avvicinarlo non solo alle nostre collezioni ma soprattutto all’identità di un territorio molto importante da un punto di vista scientifico. Nel programma, infine, c’è anche la seconda edizione di PaleoArte, con la scelta dei vincitori”.
Gli eventi inizieranno sabato 1 con la visita guidata, a cura del centro di Geotecnologie dell’Università di Siena, all’area mineraria di Santa Barbara, oggi oggetto di un importante progetto di riqualificazione e rinaturalizzazione in chiave di sostenibilità ed economia circolare, luogo principe dei ritrovamenti fossili del Valdarno, reso accessibile dalla disponibilità di Enel. Nel pomeriggio la Sala Grande dell’Accademia ospiterà la conferenza di Vittorio Marchis, studioso di fama internazionale di storia della tecnologia, che introdurrà alla scoperta del ‘mondo sotterraneo’ nell’Europa nel Rinascimento.
Nel pomeriggio di domenica 2 dalla tecnologia del passato si arriverà a quella del presente, con l’incontro con Fabio Viola, esperto di gamification e uso del linguaggio digitale per la comunicazione dei musei.
Dopo il grande successo del 2021, il festival ospiterà di nuovo l’esposizione delle opere di Paleoarte, realizzate da decine di artisti italiani ed esteri, che saranno visibili per tutta la durata nelle pareti del chiostro, e tra le quali una giuria di esperti premierà le più meritevoli nella serata di domenica. In contemporanea, il Sistema Museale del Valdarno e musei scientifici di varie località italiane apriranno i loro stand all’esterno del museo per raccontarsi e per accompagnare i visitatori ai tesori delle loro collezioni.
La domenica pomeriggio gli archeologi sperimentali animeranno, nel chiostro, i laboratori educativi destinati ai più piccoli, che grazie agli esperti operatori potranno immergersi divertendosi nel mondo della vita quotidiana, delle tecniche e delle scoperte della preistoria e dei fossili. E ancora spettacoli a cura dell’esperto Francesco Landucci, l’escursione alle Balze accompagnati dall’associazione Vagamondo, letture animate in collaborazione con la Biblioteca La Ginestra e i Seminalibri, mostre e laboratori presso lo Spazio Soci Coop del supermercato montevarchino e visite guidate al Museo animeranno la due giorni dedicata alla nostra storia più antica.
Il programma completo