23, Novembre, 2024

La questione mercato divide la città: piazza della Repubblica o centro storico, due posizioni a confronto

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La localizzazione del mercato del giovedì mattina di Montevarchi divide gli operatori economici coinvolti e anche i cittadini, per una scelta che oggi sembra tutt’altro che facile. Non si è trovato l’accordo fra i due protagonisti in gioco: da una parte gli ambulanti, convinti che il mercato del giovedì mattina si debba mantenere in piazza della Repubblica, dove è stato spostato da maggio 2020 per la pandemia; dall’altra i commercianti del centro storico, che chiedono invece venga riportato nella sua sede storica (nella foto sopra, un mercato in via Roma pre-pandemia). Una decisione complessa per uno dei mercati più grandi del Valdarno, che conta circa 110 banchi.

La Commissione consiliare convocata ieri dall’Amministrazione comunale è stata interlocutoria, utile soprattutto per chiarire ai consiglieri comunali quali siano i vari aspetti della questione, molto articolata sotto diversi punti di vista. Anche perché nell’ipotesi che si rientri in centro storico va calcolato anche un nuovo disegno complessivo dei posti per gli ambulanti, nel rispetto delle nuove norme sulla sicurezza e le distanze che sono state nel frattempo introdotte.

Eppure la collocazione in centro storico è, secondo i commercianti che lavorano nella mandorla montevarchina, quella ‘naturale’ per il mercato del giovedì. Marco Cristofani, titolare di un negozio di calzature, spiega quali sono le motivazioni dei commercianti del centro: “Il mercato è stato spostato in piazza della Repubblica per un motivo preciso, l’emergenza sanitaria. Ma il mercato ha la sua sede storica in centro, fin dai primi del ‘900: e per il centro è da sempre un’attività che rappresenta un’attrattiva, con centinaia di persone che vengono ogni giovedì mattina di tutto l’anno. È una cosa che c’è sempre stata. Come imprenditori, capiamo le esigenze degli ambulanti: il confronto è stato molto aperto fra le due categorie, siamo aziende con specificità diverse ma che hanno lo stesso obiettivo. Per noi però il mercato costituisce una importante vetrina settimanale, un mezzo per portare persone in centro e avere di conseguenza un ritorno in termini di vendite, anche se non immediato. Dal nostro punto di vista, se vogliamo che il centro storico sia davvero più vivo e vivibile, riportare qui il mercato è un passaggio fondamentale: sarebbe un controsenso non farlo”.

Posizione completamente diversa è quella degli operatori ambulanti, che chiedono di rimanere in piazza della Repubblica. Daniele Lucaccini è titolare di uno dei banchi presenti e si è fatto in qualche modo portavoce delle richieste degli ambulanti: “Già da qualche anno prima della pandemia alcuni di noi ambulanti avevano avanzato la proposta di spostare il mercato nella zona di piazza della Repubblica. Poi l’arrivo della pandemia ha portato allo spostamento: e abbiamo visto tutti la differenza. Il mercato è diventato tutto unito, non frammentato come accade invece in centro; più comodo da raggiungere, con parcheggi vicini e con maggiori spazi a disposizione. Noi qui lavoriamo meglio. In centro invece la situazione è all’opposto, considerando anche la frammentazione ulteriore che sarebbe necessaria per rispettare le nuove norme. Noi ambulanti capiamo bene le esigenze dei commercianti del centro, perché il mercato muove gente: ma va considerato anche che noi siamo presenti solo una mattina a settimana, per tre ore circa nell’orario del negozio, e quindi non si può pensare che la nostra presenza sia risolutiva. Ci eravamo resi disponibili, mantenendo il mercato del giovedì mattina in piazza della Repubblica, a portare in centro storico alcuni mercati straordinari durante l’anno, ma nemmeno su questo è stato possibile trovare un accordo”.

Posizioni distanti che dunque non hanno portato alla sintesi che l’Amministrazione comunale aveva auspicato. E ora sarà proprio compito della politica prendere una decisione, in tempi piuttosto stretti anche, considerando che al momento è prevista la localizzazione attuale fino alla fine del mese di giugno.

 

 

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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