Con un progetto dedicato alla prevenzione e al contrasto del consumo e dello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare tra i giovani, il Comune di Terranuova ha ottenuto un contributo, da parte del Ministero dell’Interno, di circa 27mila euro. “Abbiamo presentato un progetto insieme alla Cooperativa Coop21 con cui da tempo collaboriamo nell’educativa di strada – spiega l’assessora alle politiche giovanili, Sara Grifoni – abbiamo deciso di rifare una mappatura del territorio, tenendo conto della specificità del contesto terranuovese, dove si trovano molti locali notturni frequentati da tanti giovani provenienti dall’intero Valdarno. L’obiettivo è di essere presenti in questi luoghi di aggregazione con una campagna di informazione puntuale, che sarà poi divulgata anche attraverso quei canali di comunicazione che sono più vicini ai giovani, a partire dai social”.
“Proprio nell’ambito di un lavoro di prevenzione, una parte del progetto prevede anche interventi a scuola, in particolare nelle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, in cui trasmettere competenze ai ragazzi sui comportamenti a rischio legati alle sostanze stupefacenti. Inizieremo nel 2022, portando nel frattempo avanti alcune azioni che avevamo già avviato”, ha concluso l’assessora Grifoni.
Nel dettaglio, il progetto punta a prevenire e contrastare il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti attraverso la riduzione di comportamenti a rischio, promuovendo l’educazione alla legalità attraverso l’utilizzo di materiali informativi e strumenti specifici, e incentivando la diffusione delle conoscenze tra i giovani utili a prevenire l’adozione di comportamenti a rischio legati all’uso di droghe. Partendo dalla mappatura e dall’osservazione dei contesti di aggregazione informale giovanile nel contesto diurno e notturno, saranno poi messi in atto interventi di prevenzione e riduzione del danno in prossimità dei locali del divertimento notturno; a questi si sommeranno gli interventi informativi di prevenzione da attuare all’interno dell’istituto comprensivo Giovanni XXIII.
Ampio spazio sarà anche dato alla comunicazione tramite social network riguardo tematiche specifiche come la sessualità, l’alcool e sostanze stupefacenti. Durante l’intero anno di svolgimento progettuale una coppia di educatori di strada realizzerà un lavoro specifico di informazione, prevenzione, animazione territoriale e sviluppo di comunità rivolto a gruppi di adolescenti. Servendosi di un mezzo pubblico messo a disposizione dal Comune, gli educatori di strada si recheranno nei luoghi di aggregazione più frequentati dal target giovanile con l’obiettivo di attivare percorsi di educazione alla salute, promuovendo occasioni di confronto e dialogo.