24, Novembre, 2024

Un cippo per valorizzare il laghetto Pozza Nera sul crinale del Pratomagno

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Un cippo è stato posto sul crinale del Pratomagno per valorizzare lo storico passaggio dal laghetto Pozza Nera. L’installazione è un progetto di Brigata di Raggiolo e Chalet Da Giocondo volto ad identificare un luogo che rappresentava uno snodo fondamentale nei percorsi dei pastori transumanti dal Casentino alla Maremma e che ambisce ora a fornire un nuovo punto di riferimento e informazione per i camminatori sul monte aretino.

Il monumento, realizzato con il sostegno del sindaco di Ortignano Raggiolo e dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, è costituito da un grande scoglio su cui è scolpito il nodo di Salomone, uno dei segni identificativi dei pastori, e da cui emerge una banderuola con incisa la figura di San Michele Arcangelo protettore dei pastori transumanti, arricchito da una targa che racconta la storia e l’unicità del luogo. “Un mare d’erba domina i crinali”, riporta la targa, “Per lunghi secoli fu il regno dei pastori e dei greggi di pecore transumanti tra il Casentino e la Maremma, sotto la protezione dell’Arcangelo Michele. Il vento riporta quelle antiche voci, mentre l’occhio di mare di Pozza Nera rispecchia il cielo infinito del Pratomagno”.

Pozza Nera si trova lungo la Grande Escursione Appenninica ed è il crocevia di alcuni sentieri provenienti dai diversi versanti del Pratomagno da cui, ogni anno, transitano migliaia di camminatori. Questo laghetto è infatti all’incrocio tra i Comuni di Ortignano Raggiolo, Loro Ciuffenna e Castel Focognano, e offre una delle vedute panoramiche più suggestive che spazia dalle vallate di Casentino e Valdarno fino al lago Trasimeno. Nei secoli scorsi, invece, è stato un luogo di importanza cruciale per la transumanza tra le praterie del Pratomagno e la Maremma, con il piccolo specchio d’acqua di Pozza Nera che permetteva l’abbeveraggio dei greggi di pecore. L’installazione del cippo, dunque, è stata animata dalla triplice finalità di rendere ben visibile e valorizzare questo luogo sul crinale, di fornire un’informazione ai camminatori e di ricordare secoli di pastorizia e di transumanza.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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