26, Novembre, 2024

Querelle tra la consigliera di M5S e la Misericordia. Scatta la denuncia

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Il coordinatore della Miserircordia di Cavriglia denuncia ai vigili urbani per diffamazione la consigliera del Movimento 5 Stelle Anna Tinacci. “I volontari non si toccano”

Sarebbe rimasto tutto probabilmente a livello personale se la diatriba non fosse finita su Facebook diventando così pubblica. La querelle è nata qualche sera fa tra la consigliera del Movimento 5 Stelle Anna Tinacci e la sezione di Cavriglia della Misericordia di San Giovanni. Ed è stata proprio la consigliera M5S a postare la storia sul proprio profilo. La Misericordia ha presentato nella mattina una denuncia ai vigili urbani.

La vicenda ruota intorno all'ambulanza della Misericordia posteggiata davanti all'abitazione della consigliera pentastellata. Qualche sera fa è nata una discussione e una lite tra la Tinacci e i volontari. 

"Ti parcheggiano con un mezzo grande quanto un furgone davanti al cancello di casa, sul marciapiede che fatichi ad uscire ed entrare in casa e solo provando a dire qualcosa, dopo averlo già detto svariate volte, si rivoltano volendo anche ragione, farfugliando parole del tipo che non c'è scritto da nessuna parte che non potevano parcheggiare". Secondo la Tinacci la discussione sarebbe poi trascesa: per questo esprime la volontà di presentare una denuncia ai vigili urbani e di intervenire sull'argomento in consiglio comunale.

La Misericordia di Cavriglia, sezione di quella di San Giovanni, dal canto suo, ha presentato questa mattina denuncia per diffamazione. Il coordinatore Gabriele Parti, sul proprio profilo Facebook, prende le difese dei 'suoi' volontari. Conferma che l'ambulanza fosse parcheggiata 'per cinque minuti' davanti all'abitazione della consigliera, ma smentisce categoricamente il comportamento dei volontari da lei descritto. 

"Voglio rendere onore a tutti i volontari della Misericordia di San Giovanni Valdarno sez. Cavriglia che per 365 giorni l'anno si adoperano per dare qualcosa alla nostra comunità e che sono stati offesi in maniera vergognosa. Io mi sento orgoglioso di far parte di questa Associazione e onorato di rappresentare i volontari di Cavriglia. Per quello che può valere li ringrazio tutti, per il tempo che dedicano a fare questo servizio sottraendolo da quello che potrebbero avere a disposizione per famiglia e altro. Grazie davvero".

"Ci dispiace della situazione – continua Parti – ma i volontari non si possono offendere".

La vicenda, insomma, potrebbe avere ancora un seguito.

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