23, Novembre, 2024

Fuori dai cancelli Bekaert, un anno dopo. Lavoratori tra amarezza e attesa di notizie sulla reindustrializzazione

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Il 22 giugno del 2018 l’annuncio in fabbrica: la Bekaert aveva deciso di chiudere lo stabilimento. Un ano dopo, un gruppo di ex lavoratori si è ritrovato davanti ai cancelli, in attesa di una convocazione al Ministero che ancora manca. Presente anche la sindaca Mugnai

È passato un anno esatto da quel 22 giungo del 2018 che per i 318 lavoratori dello stabilimento Bekaert è stato il giorno più duro, quello dell'annuncio da parte della multinazionale della volontà di chiudere, a breve, il sito figlinese. A distanza di un anno, un gruppo di (ex) dipendenti si sono ritrovati davanti ai cancelli, per ripercorrere insieme quei momenti e riflettere sul futuro. 

"Purtroppo – raccontano – viviamo ora una fase di stallo che ci preoccupa. Dopo la conquista della cassa integrazione straordinaria per cessazione, reintrodotta dal Ministero, ora però stiamo aspettando notizie sul fronte della reindustrializzazione. Alcuni lavoratori si sono mossi anche personalmente, mettendosi in gioco nel progetto di una Cooperativa… nel frattempo, però, aspettiamo ancora la convocazione al Mise, che avrebbe dovuto avvenire entro il 20 giugno. Intanto qualcun altro si guarda intorno, e cerca un lavoro altrove: perché l'attesa è estenuante, senza certezze su quello che succederà dopo il 31 dicembre". 

 

 

L'anniversario dall'annuncio è stato, insomma, anche l'occasione per mantenere alta l'attenzione sulla vicenda, che al momento vive uno stallo, senza notizie dal competente tavolo ministeriale. E i lavoratori hanno voluto ricordarlo a tutti con un nuovo striscione, appeso ai cancelli: "Noi siamo ancora qua!", hanno scritto. 

Presente anche la sindaca di Figline e Incisa, Giulia Mugnai: "Questo anniversario ci riporta alla mente tutta la rabbia legata a quell'annuncio di un anno fa – ricorda – oggi vediamo tutto da una prospettiva diversa, con davanti una speranza: dopo la lotta forte dei lavoratori, è stata reintrodotta la cassa integrazione per cessazione dal Ministero del lavoro, un segnale importante da parte del Governo. Non dimentichiamo però che dal 31 dicembre questa finirà, e ora serve lavorare seriamente alla reindustrializzazione. Questi mesi che ci sono davanti devono servire a questo".  

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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