Una serata piena di incontri di altissimo livello tecnico e spettacolari nel palazzetto del Matassino, dove è andata in scena l’edizione 2025 della Fight Night Valdarno.
Si è partiti con il primo incontro, quello femminile di Muay Thai, in cui Bertocci ha dominato in maniera indiscussa Bortolozzo, che non è riuscita mai a tenere il ritmo della sua avversaria. A seguire, il titolo di Muay Thai Extreme, con Luisotti che purtroppo si è infortunato e costretto al ritiro.
Nell’incontro successivo tra Ghita e Taiyachi, il livello tecnico e agonistico si è alzato notevolmente: ne è venuto fuori una vera guerra, nella quale a un certo punto Taiyachi, con un preciso gancio destro, ha fatto piegare le gambe al suo avversario, che è stato contato. Questo episodio ha spostato l’ago della bilancia a suo favore.
Poi è stata la volta di Hodaifa Kalafate, che si è sbarazzato in pochissimo tempo di Salvaggio: un paio di colpi notevoli infatti lo hanno portano praticamente al ko in piedi. Non pago, Hodaifa si è esibito in una spettacolare serie di acrobazie a fine match, tra cui un salto mortale all’indietro dalla quarta corda del ring, accendendo il palazzetto e meritandosi una standing ovation dal pubblico.
Il match successivo ha visto Qushku avere la meglio su Fabbris, sebbene quest’ultimo si sia dimostrato un avversario temibile e pericolosissimo. L’incontro è stato combattuto a un ritmo frenetico e solo la maggiore freschezza atletica di Qushku gli ha consentito di aggiudicarsi la vittoria.
Grande equilibrio nell’incontro tra Bolletta e Annicelli, con quest’ultimo, talento di casa, che lo ha vinto di misura, mostrando dettagli tecnici di altissimo livello. Spazio poi a Vasilovici, che ha annientato Valente (chiamato in extremis), il quale però ha strinto i denti ed è riuscito ad arrivare in fondo, nonostante la sensazione iniziale che il match potesse chiudersi anzitempo. Il penultimo incontro stato una vera battaglia: Spadone, atleta di casa, ha fatto tremare le gambe ad Abdelghafor El Haoui, che però ha resistito e, proprio alla fine, ha piazza un tremendo high kick che ha scosso Spadone, il quale ha poi subito la pressione del marocchino e il suo angolo ha deciso di gettare la spugna.
Infine, il main event e dopo una prima ripresa equilibrata, in cui Ilyas Karim è sembrato in grado di sorprendere il fortissimo Marco Ferroni, quest’ultimo ha preso progressivamente il controllo del match con precisi e potenti low kick, che alla lunga hanno fiaccato l’avversario e lo hanno costringono alla resa anticipata.
Non solo professionisti: c’è stato spazio anche per i dilettanti, con Gabriele Arrioli, Federica Annicelli, Damiano Cellai e Nadia Mokrynska , che si sono distinti con prestazioni di ottimo livello nella kickboxing K1. Da sottolineare inoltre le prove di tutti i ragazzi che si allenano nel pugilato presso la Fight e Fitness Academy sotto la guida del maestro Ivano Biagi, che hanno dimostrato talento e crescita costante.



