Si è svolto questa mattina presso la palestra Sinergy a San Giovanni Valdarno, l’ultimo evento degli Special Olympics che ha visto protagoniste quattro squadre di basket inclusivo. ISIS Valdarno, ISIS Vasari, IS Piero della Francesca e ISIS Varchi hanno collaborato per questo evento in chiusura di una serie di iniziative svolte durante l’anno scolastico.
Valentina Santopietro, referente dell’inclusione dell’Isis Valdarno:” Questa è la giornata conclusiva delle Special Olympics, evento a cui abbiamo partecipato anche durante l’anno, per esempio, con un flash mob. Questo è l’evento finale: il basket inclusivo che ci vede come scuola, promotori di questo evento insieme ad altre scuole del Valdarno e anche al Liceo artistico di Arezzo. L’Istituto ha voluto fortemente questa giornata perchè crede nei valori dello sport, del rispetto, della disciplina ma suprattutto del confronto e l’accettazione dell’altro in qualsiasi situazione. Un evento veramente molto importante a livello di consivisione.”
Alfredo Curti, referente del dipartimento di scienze motorie e sportive dell’ISIS Valdarno:” Gli incontri saranno della durata di 10 minuti e le squadre saranno miste. Al termine della mattinata non ci saranno vinti o vincitori, ma saranno tutti quanti vincitori, proprio a segnalare l’importanza dell’evento, dell’attività sportiva e dell’inclusività di questa mattinata. Tutto questo rientra all’interno di un progetto con gli Spacial Olympics. Durante l’anno abbiamo affrontato altre mattinate e questo è l’evento conclusivo.”
Antonella Bianchi, coordinatrice dell’educazione fisica e scienze motorie, provveditorato agli studi di Arezzo:” Venire nella provincia e vedere Dirigenti e professori, ragazzi, che concludono questo difficile anno scolastico con lo sport, con un’attività inclusiva, con un percorso di lavoro in un anno così difficoltoso, è veramente una cosa bellissima. La scuola ha fatto tante cose anche in questo anno, soprattutto per quanto riguarda l’attività motoria. Siamo ripartiti con le gare, con le attività motorie all’aperto, con le gite, e tutto grazie ai presidi e ai professori che sono qui per lavorare insieme per l’inclusione.”