30, Giugno, 2024

Esplode il colore alla Don Milani. Inaugurato il murales dedicato a San Giovanni e ispirato al pittore Wallas

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Un murales coloratissimo è stato inaugurato questa mattina alla scuola primaria Don Milani dell’IC Masaccio di San Giovanni Valdarno. Frutto di un progetto, “Pittori fuori classe”, che da anni vede coinvolti genitori, insegnanti e studenti nel restaurare e dipingere gli ambienti della scuola. Al centro del murales la città di San Giovanni Valdarno, vista dagli occhi dei bambini usando come guida la pittura di Wallas, artista pop-naif.

Da alcuni anni, l’IC Masaccio porta avanti il progetto “Pittori fuori classe”. Si tratta di un’ iniziativa a cura delle coordinatrici Rosanna Scibilia e Renata Nagy, che hanno coinvolto genitori e studenti nella restaurazione di aule scolastiche, ma anche degli ambienti esterni della scuola. Evoluzione del progetto iniziato nel 2015 “Ritocchi di classe”, dove genitori e volontari ridipingevano aule o corridori deteriorati nel fine settimana o nell’estate. Nel corso del tempo il progetto si è evoluto integrando anche i giovanissimi studenti che si sono cimentati nel disegno e nella pittura, condividendo assieme ai loro compagni questi momenti. Aiutati dagli insegnanti, gli studenti hanno colorato e realizzato bellissimi disegni nelle pareti esterne della scuola, ma il progetto più impegnativo è stato sicuramente il murales inaugurato oggi. L’obiettivo principale della scuola è infatti l’inclusione e la condivisione di momenti, ma soprattutto insegnare ai bambini l’importanza di avere cura di uno spazio comune.

Sulla scia di questo progetto, questa mattina la scuola Don Milani ha inaugurato un murales molto importante: una riproduzione gigante della cittadina di San Giovanni Valdarno realizzata seguendo l’arte del pittore Wallas. Valerio Lombardelli, in arte Wallas, vive a Pesaro, dove porta avanti la sua arte pop e naif producendo opere colorate, vive, gioiose e piene di ottimismo. Tempo fa una maestra è riuscita a mettersi in contatto con l’artista riscuotendo da subito grande entusiasmo, Wallas ha anche visto in anteprima i bozzetti degli studenti aiutando sposando la causa. Attraverso questo lavoro, la scuola spera di portare un messaggio profondo che stimoli la fantasia e il buonumore degli studenti, mettendo in luce che l’arte è un mezzo di comunicazione immediato e significativo. Fondamentale anche il prendersi cura delle cose che fanno parte della quotidianità, compresa la propria città. Una celebrazione quindi di San Giovanni Valdarno, rappresentata dagli alunni con il fiume Arno, Palazzo d’Arnolfo, la Basilica, piazza Cavour. A testimoniare il legame con la città, presente questa mattina anche l’amministrazione comunale per ammirare il lavoro della scuola. La mattinata è stata una vera e propria esplosione di colore anche grazie alla coreografia realizzata dagli studenti sulle note di “Come un pittore” dei Modà, eseguita anche in linguaggio LIS da una classe.

Chiara Gioli insegnante scuola primaria Don Milani: “Insieme alla collaborazione di tutte le colleghe dell’Istituto abbiamo realizzato quest’anno il progetto di arte, di educazione civica con un murales all’esterno della nostra scuola. Il progetto è stato realizzato soprattutto grazie alla collaborazione delle volontarie di “Pittori fuori classe”, che sono Rosanna e Renata, che da anni ci aiutano a pitturare la nostra scuola. Era per noi importante far capire ai ragazzi che per noi gli spazi che si vivono devono essere spazi a cui teniamo e dato che la scuola è un po datata, ci sono spazi da riprendere, abbiamo pensato di farlo noi. Prima di tutto abbiamo cercato che cosa disegnare, abbiamo cercato in rete e abbiamo trovato il pittore Wallace e abbiamo preso ispirazione da lui. Tuttavia abbiamo preso i colori e il tratto, però abbiamo messo gli elementi cardini di San Giovanni”

Sara Resti insegnante scuola primaria di San Giovanni: “Il lavoro ha coinvolto tutte le classe, ogni bambino e ogni insegnante hanno preso preso parte a questo coloratissimo progetto. La nostra scuola punta sull’inclusione a 360 gradi, questa parte dalle cose più spicciole, come colorare insieme e si fa via via sempre più foriera di cose più importante. Chiaramente è un progetto di cittadinanza attiva, progetto che vuole rendere giustizia al bello e che alla fine ha coinvolto e commosso tutti. Anche nella canzone cantata dai bambini, non solo ha impegnato ma sopratutto ha coinvolti tutti rendendosi felici”.

 

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