22, Luglio, 2024

Musicoterapia nel reparto di oncologia dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia, grazie ad Andos

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All’ospedale del Valdarno, nel reparto di oncologia, è attivo il progetto dal titolo “Musi…curando”  realizzato con il sostegno economico dell’associazione ANDOS.

“L’iniziativa della Musicoterapia in oncologia in Valdarno ha preso il via nel 2012 – racconta la direttrice del reparto, dottoressa Simona Scali – quando ancora erano  molto poche le esperienze in questo setting di pazienti e prosegue anche quest’anno con successo e soddisfazione. La musicoterapia si aggiunge agli altri servizi che offriamo (estetica in oncologia e agopuntura)  nell’ottica dell’umanizzazione delle cure che riveste per noi una grande rilevanza  nel prendersi cure del paziente nel senso più ampio del termine”.

A coordinare il progetto è il dottor Ferdinando Suvini, musicoterapeuta e psicologo, che segue i pazienti in piccoli gruppi; ogni ciclo di musicoterapia prevede 8 incontri. Quest’anno il Maestro sta proponendo anche l’ascolto di alcuni brani musicali ai pazienti presenti in DH, durante la somministrazione delle terapie. La musicoterapia è un processo sistematico di intervento in cui il terapeuta aiuta il paziente  a migliorare il proprio stato di salute, utilizzando le esperienze musicali e le relazioni che si sviluppano attraverso di esse come forze di cambiamento.

Si può partecipare al corso facendone richiesta all’accettazione dell’oncologia, vi possono partecipare sia i pazienti in terapia che in follow up. “La finalità primaria della musicoterapia in oncologia – conclude Scali – è quella di migliorare la qualità di vita dei pazienti contribuendo ad alleviare i sintomi, indirizzando i bisogni psicologici, offrendo supporto e conforto, facilitando la comunicazione e incontrando i bisogni della persona. Si propone come un intervento integrato alle essenziali terapie mediche e farmacologiche e si inserisce nel piano di cura per alleviare i sintomi psicologici connessi alle malattie e agli stati patologici di cui soffrono diverse tipologie di pazienti”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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