“I problemi sulle liste di attesa ci sono e ci sono evidenti difficoltà per i cittadini”. Sono parole dell’assessore al diritto alla salute della Regione Toscana, Simone Bezzini, che commenta così la situazione attuale, nella quale si registra, e vale anche per il Valdarno, la difficoltà dei cittadini a prenotare esami e visite specialistiche in tempi consoni.
“Quello delle liste di attesa, però – ha aggiunto Bezzini – è un problema nazionale e non solo toscano: anzi, la Toscana è la Regione che ha l’organizzazione e i metodi di monitoraggio tra i più avanzati del Paese, che durante la pandemia, come spiega un’agenzia di valutazione nazionale come Agenas, è stata tra le più resilienti e subito dopo è stata l’unica regione che ha visto aumentare le prestazioni specialistiche rispetto al 2019”.
“Il problema – ripete l’assessore – è nazionale: se non arrivano risorse dedicate alle liste di attesa è difficile produrre risultati significativi. Quando nel brevissimo periodo si vuole agire sull’incremento dell’offerta ci sono tre leve su cui poter incidere: o assumi personale, o paghi produttività aggiuntiva al personale che già hai o compri prestazioni dal privato accreditato. In tutti e tre le ipotesi servono risorse: tante risorse, alcune decine di milioni di euro, solo in Toscana, per dare un colpo consistente alle liste di attesa e facilitare la vita ai cittadini”.
“Purtroppo – ha concluso l’assessore – per ora il Governo non ha stanziato alcuna risorsa dedicata: anzi, ha addirittura eliminato alcune norme della precedente legge di stabilità che garantivano almeno un po’ di flessibilità sui tetti di spesa. Per questo, come Regioni e tutte assieme, abbiamo presentato un emendamento in Parlamento”.