Questa mattina, a San Giovanni Valdarno, è stata presentata la seconda edizione del progetto Arco azioni e risorse per costruire opportunità. Questo innovativo programma, finanziato dalla Regione Toscana nel quadro del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo 2014-2022, mira a fornire un modello organizzativo integrato per l’inclusione sociale e l’assistenza al lavoro di persone svantaggiate. Queste persone sono disoccupate o inoccupate, in condizioni di svantaggio socio-economico e vulnerabilità, e sono assistite dai servizi sociali territoriali.
Il progetto Arco è guidato dall’associazione temporanea di scopo composta dalla Cooperativa sociale Lego, il Comune di San Giovanni Valdarno, l’Azienda USL Toscana Sud Est, Athena Srl, il Consorzio Coob e Cinpa. L’obiettivo principale del progetto è strutturare un modello organizzativo ecologico, multidisciplinare e partecipativo per prendersi cura di queste persone e promuovere un’efficace inclusione sociale. Questo coinvolge la collaborazione con le imprese locali per favorire l’occupabilità a lungo termine.
Un aspetto chiave del progetto Arco è il suo approccio personalizzato e mirato. Il dialogo costante con le imprese è cruciale per adattare le risposte alle esigenze individuali dei partecipanti. L’obiettivo finale è di promuovere l’empowerment, l’autonomia personale, familiare e sociale, riducendo lo svantaggio e promuovendo pari opportunità, specialmente per le donne. Inoltre, il progetto mira a creare comunità inclusive, sostenibili e resilienti attraverso un approccio generativo.
Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno, presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno:”Si tratta di un progetto molto importante che supporta e sostiene, con percorsi individualizzati, le persone che, nel nostro territorio, per varie motivazioni, si trovano ad affrontare una difficoltà di natura lavorativa e occupazionale. Questo progetto di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate attivato per la zona Valdarno è finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito delle iniziative sostenute dal Programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2022. Ringrazio tutti i partner del progetto, a cominciare dalla Direzione di Zona Distretto e dalla Cooperativa sociale Lego che rendono possibile l’attuazione concreta di questa opportunità nel nostro territorio”.
Il progetto si estende ai comuni di Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini. Questi comuni offriranno una serie di servizi, tra cui percorsi formativi, orientamento professionale, valutazione delle competenze, assistenza nella creazione del curriculum vitae, tirocini retribuiti e tutoraggio personalizzato. Questi servizi mirano a migliorare le opportunità lavorative dei partecipanti.
Stefania Magi, direttrice distretto socio sanitario del Valdarno ASL Toscana sud est:”La mission della Asl è il benessere dei cittadini del territorio, e siamo ben lieti di collaborare a questo obiettivo con gli altri enti , in particolare ringrazio il comune di san Giovanni Valdarno, la cooperativa Lego e gli altri partners oltre al centro per l’impiego. Sappiamo bene infatti che la salute non si produce solo negli ospedali e negli ambulatori, che incidono in misura non superiore al 20% secondo l’Oms. Il lavoro è un formidabile determinante di salute, baluardo di prevenzione contro molte malattie favorite dall’isolamento e dalla povertà (disagio mentale, dipendenze, malattie cardiovascolari ecc.), e strumento di riabilitazione (non a caso il progetto includerà giovani che a scuola hanno avuto bisogni educativi speciali). Il lavoro oggi non manca, quello che è carente è l’abbinamento domanda offerta, ancora più complesso quando l’offerta di lavoro è condizionata da fattori di svantaggio. Il progetto collega le persone in situazioni di fragilità con il tessuto produttivo del territorio ed il centro per l’impiego, per formare le persone verso obiettivi lavorativi realistici e dare un’opportunità”.
Per garantire un servizio completo, il progetto impiega un team di esperti composto da assistenti sociali, psicologi, mediatori culturali, orientatori e tutor per gli stage. Questi professionisti lavoreranno a stretto contatto con i partecipanti durante tutte le fasi del percorso e attueranno misure specifiche in base alle necessità individuali. Inoltre, monitoreranno e identificheranno opportunità di inserimento lavorativo sul territorio.
Il progetto Arco, finanziato per oltre 240.000 euro, ha una durata di 24 mesi ed è una preziosa risorsa per le persone svantaggiate della zona Valdarno. Per partecipare al progetto, è necessario essere disoccupati o inoccupati, iscritti al Centro per l’impiego e residenti in uno dei comuni del Valdarno aretino. Gli interessati possono ottenere ulteriori informazioni e iscriversi presso gli uffici del segretariato sociale del proprio comune di residenza.
Alessia Argentieri, direzione attività di supporto Cooperativa sociale Lego:”Cooperativa Lego gestisce, per la conferenza zonale del Valdarno aretino, i progetti e i servizi di inclusione sociale in cui si inserisce anche il progetto Arco2. CoopLego è alla seconda esperienza di gestione di un progetto a valere sull’avviso regionale Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate (Fondo sviluppo e coesione). La prima edizione, nonostante si sia svolta in parte nel periodo Covid, ha ottenuto ottimi risultati sia in termini di soggetti coinvolti sia di inserimenti lavorativi concretizzati. Il progetto Arco2 costituisce quindi un’opportunità importante in quanto propone ai partecipanti un percorso integrato di azioni: bilancio delle competenze, corsi di formazione con rilascio di attestato di frequenza, assistenza per la redazione di un curriculum efficace per sostenere un colloquio di lavoro, orientamento e attivazione di 22 tirocini retribuiti che costituiscono un’occasione per conoscere e farsi conoscere dalle aziende che operano nel nostro territorio. E sono proprio le esperienze retribuite di stage in azienda che possono rivelarsi un primo passo importante verso l’inserimento lavorativo come è successo per alcuni nostri allievi nell’edizione precedente del progetto Arco”.