22, Dicembre, 2024

Tra neurologia e neuroscienze: intervista al Dott. Carmelo Smeralda

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Il Dott. Carmelo Smeralda è un neurologo con una lunga esperienza clinica e di ricerca nel trattamento di varie malattie neurologiche, in particolare della malattia di Alzheimer e della sindrome di Parkinson. Smeralda affianca all’attività clinica, un’intensa attività di ricerca che svolge presso il Siena Brain Investigation e Neuromodulation Lab al Santa Maria alle Scotte di Siena, presso cui ha una borsa di ricerca e dove segue numerosi progetti relativi all’utilizzo di tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva per la diagnosi e il trattamento di varie malattie neurologiche.

Dott. Smeralda, può raccontarci qualcosa sulla sua formazione e sulle sue competenze specifiche nel campo della neurologia?
“Durante il mio percorso formativo ho acquisito competenze relative alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie neurodegenerative, come la demenza di Alzheimer e la malattia di Parkinson. Mi occupo anche di malattie cerebrovascolari acute e croniche, emicrania ed altre cefalee, epilessia e disturbi del sonno. Inoltre, svolgo diagnostica ecografica dei vasi del collo e transcranica, con e senza mezzo di contrasto e refertazione di potenziali evocati motori, somato-sensoriali, visivi ed acustici”.

Ha anche una vasta esperienza nella ricerca, soprattutto legata al trattamento della malattia di Alzheimer. Ci può dire di più su questo aspetto?
“Il mio interesse nei confronti della ricerca è iniziato all’università e poi è proseguito durante gli anni della specializzazione in Neurologia che ho conseguito presso l’università di Udine. Già durante la specializzazione ho seguito vari progetti relativi all’utilizzo di terapie farmacologiche sperimentali per il trattamento della malattia di Alzheimer che rappresenta la forma più frequente di demenza, la quale esordisce solitamente con deficit di memoria e di altre funzioni cognitive con progressiva riduzione dell’autonomia funzionale del paziente. Al termine della specializzazione, ho poi conseguito un dottorato di ricerca in Neuroscienze presso l’Università di Firenze. Durante gli anni del dottorato ho portato a termine uno studio clinico sperimentale relativo all’utilizzo della stimolazione elettrica transcranica per il trattamento dei disturbi di memoria in pazienti affetti proprio da malattia di Alzheimer. Ho avuto anche l’opportunità di trascorrere un periodo di ricerca a Boston presso il Massachussets General Hospital affiliato alla Harvard Medical School. Da un anno circa sono rientrato in Italia. Attualmente proseguo la mia attività clinica e di ricerca nell’ambito delle malattie neurodegenerative presso il SibinLab a Siena”.

Ha parlato di stimolazione cerebrale non invasiva. Può spiegarci brevemente in cosa consiste e quali sono le sue principali applicazioni cliniche?
“Si tratta di un insieme di metodiche in grado di modulare diverse funzioni cognitive e motorie in maniera non invasiva, mediante la somministrazione di corrente elettrica a bassa intensità attraverso lo scalpo. Ne esistono due tipologie principali: la stimolazione elettrica e quella magnetica transcranica. Entrambe hanno mostrato risultati promettenti per il trattamento di numerose patologie neuropsichiatriche tra cui depressione maggiore, disturbo ossessivo-compulsivo, dolore cronico, malattia di Alzheimer, emicrania e disturbi del linguaggio”.

Dove svolge attualmente la sua attività clinica e di ricerca?
“Al momento, proseguo la mia attività di ricerca presso il Siena Brain Investigation e Neuromodulation Lab al Santa Maria alle Scotte di Siena. Per quanto riguarda l’attività ambulatoriale, ricevo pazienti in Valdarno, presso il centro LN Medical Center a Castelnuovo dei Sabbioni”.

A chi consiglia di rivolgersi a lei per una visita specialistica?
“È consigliabile rivolgersi al neurologo se si soffre di cefalea, vertigini, problemi di memoria e di concentrazione, insonnia, problemi di movimento e coordinazione motoria, tremore, episodi di perdita di coscienza o difficoltà della parola. In particolare, nel caso di pazienti con disturbi della memoria o di altre funzioni cognitive, tremore e rallentamento motorio, i quali possono essere sintomi iniziali di malattie neurodegenerative, è essenziale che essi vengano sottoposti all’attenzione dello specialista il prima possibile in modo da avviare un adeguato percorso diagnostico-terapeutico”.

E dove è possibile effettuare la valutazione specialistica?
“La visita neurologica per inquadramento diagnostico ed avvio di terapia specifica può essere effettuata a Castelnuovo dei Sabbioni presso il centro LN Medical Service. Invece a Siena, conduciamo i trattamenti di stimolazione cerebrale non invasiva citati in precedenza sia a scopo clinico che di ricerca”.

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