Dopo sette anni dall’ultima edizione torna a Terranuova Bracciolini la Processione di Gesù Morto venerdì 18 aprile alle ore 21. Si tratta di una tradizione secolare, che simboleggia uno degli spiriti del comune, capace di coinvolgere i cittadini di tutto il Valdarno.
Nei panni di Gesù torna Simone Nocentini: “Ci torno volentieri perchè Terranuova è il mio paese, perchè questo è uno degli eventi più belli del nostro comune. Quando mi è stato chiesto non ho potuto non accettare, sia dal punto di vista artistico in quanto evento enorme, che dal punto di vista di vivere la comunità e il mio comune potendo offrire qualcosa sia dal punto di vista artistico che spirituale. ”
La creazione del manifesto è stata affidata al pittore Massimo Bizzarri che si ispira alle icone del 1600, utilizzando una struttura e un modo di dipingere classico, quasi accademico con colori rinascimentali.
Soddisfatto Don Enrico Gilardoni: “Siamo contenti di poter, dopo sette anni quindi secondo la cadenza tradizionale classica, ripresentare la processione di Gesù Morto, in un momento anche difficile ma di gioiosa speranza e fiducia come l’anno del giubileo, questo ha avuto la sua importanza nella programmazione della processione. Fortunatamente nell’organizzazione si sono potuti riavere alcune collaborazioni a partire da quella della regia di Riccardo Vannelli che ci permette anche di presentarla come sette anni fa, con la stessa modalità, attenzione e spiritualità che è riuscita a trasmettere. Le persone hanno risposto con tanta generosità sia nella partecipazione personale come figuranti ma anche nella ricerca di iniziative che potessero sostenere economicamente la processione.“
Il regista è anche in questa edizione Riccardo Vannelli:“È una bella soddisfazione essere riconfermato a guidare questo evento sia da terranuovese sia da uomo che lavora nel teatro e sopratutto da un ragazzo che è cresciuto in oratorio per me è molto importante essere stato riconfermato. Visto il successo dell’edizione del 2018, che comunque subì una grande rivoluzione innovativa, abbiamo grossomodo lasciato tutto inalterato tranne per l’aggiunta di un quadro di Rodi e alcune location che permettono di ospitare più persone. Ci sono tante novità ma abbiamo mantenuto la parte tradizionale e spirituale inalterata, anzi dovrebbe essere amplificata”.
“Tra le novità di quest’anno per cercare di dare una risonanza maggiore all’evento abbiamo voluto coinvolgere degli attori con un nome spendibile a livello nazionale, avremmo quindi Davide Riondino nella parte di Pilato e Alessandra Bedino nella parte di Claudia Provula. Grossomodo abbiamo lo stesso numero di persone di 7 anni fa, nella scorsa edizione c’erano 400 persone a lavorare, 100 in produzione e 294 a sfilare, ora stiamo arrivando alla cifra di 7 anni fa. Questo vuol dire che ancora c’è aderenza dei cittadini di Terranuova sull’evento e ci fa molto piacere. ”
Il sindaco di Terranuova Sergio Chienni: “È un forte momento di coesione di identità che coinvolge sia credenti che non, è una tradizione di cui ne sentiamo la responsabilità perchè le prime notizie se ne hanno intorno al 1797, non siamo chiamati a viverla solo nel presente ma anche a custodirla e tramandarla ai posteri, così come è accaduto spesso nella nostra comunità basti pensare alla festività del perdono”.
“Il fatto di dare un volto ai personaggi rappresenta un valore aggiunto e permette da un lato di dare concretezza mentre dall’altro trasfigura i personaggi stessi e gli interpreti dei personaggi, perchè noi tutti siamo chiamati a interpretare gli apostoli, cristo, i popolani in maniera del tutto immeritata se si guarda sotto un ottica di fede ma è proprio la rappresentazione dell’amore gratuito che si rivolge anche a chi non lo merita”.
“Coinvolge tantissime persone, ci tengo a ringraziare gli sponsor a cominciare dalla Banca del Valdarno Credito Coopertaivo che ci ha permesso di realizzare questa iniziativa, ovviamente Don Enrico e la parrocchia, un ringraziamento particolare a Diritto e Rovescio che ha accettato anche questa volta lo spirito volontario gratuito di vivere questa sfida e rappresentare la processione e infine tutti i volontari che sono l’anima dell’iniziativa, che coinvolge tutti i terranuovesi ma anche i valdarnesi per cui invitiamo a partecipare il 18 di aprile.”
Fondamentale è il sostegno della Banca del Valdarno, il suo presidente Gianfranco Donato ha spiegato la rilevanza di questa collaborazione: “Il motivo della collaborazione è duplice, noi veniamo da radici cristiane i fondatori di queste banche sono sacerdoti per cui siamo dentro l’alveo di una corrente spirituale che si fa poi incarnata nella storia e nelle vicissitudini del territorio, l’altro motivo è molto più forte, la sponsorizzazione ha un significato molto importante per il momento storico complicato che stiamo vivendo. Dunque riflettere sulla passione di Gesù Cristo, sulla processione, sulla vita di Gesù che muore e risorge significa anche condividere l’esperienza di tantissime persone che anche oggi vivono un’esperienza di sofferenza a causa delle guerre, violenze e quant’altro”.
“Allora una banca del territorio, fondata più di 100 anni fa che vive anche di mutualità e solidarietà, che sostiene le famiglie e imprese, che gestisce più di un miliardo di euro nel territorio valdarnese, dall’altra parte è anche vicina dal punto di vista morale, sociale, etico a queste realtà e riflessioni. Ecco il motivo per cui siamo vicino a questo progetto straordinario che speriamo possa trovare il gradimento della popolazione.”