05, Febbraio, 2025

“Suo figlio è responsabile di un incidente mortale”: la nuova inquietante truffa, almeno tre casi in Valdarno

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“Siamo i Carabinieri, la chiamiamo per informarla che c’è stato un incidente mortale e suo figlio è il responsabile di quanto accaduto”. Inizia così la telefonata al centro della nuova truffa che da alcuni giorni circola in Valdarno. Secondo le informazioni di Valdarnopost, ieri due casi identici hanno riguardato due famiglie residenti rispettivamente a Castelfranco e a Pian di Scò; nei giorni scorsi è successo invece a Terranuova. Ma non sarebbero casi isolati.

Rispetto al passato, le abilità dei truffatori si sono fatte purtroppo più insidiose. Quando chiamano la vittima di turno, di solito persone anziane, fanno capire di conoscere bene alcuni dettagli della famiglia: i nomi dei figli, ad esempio, oppure alcune vicissitudini private. Non solo: contemporaneamente chiamano ad almeno due telefoni, fisso o cellulare, entrambi riconducibili alla stessa famiglia. Un modo per bloccare le comunicazioni fra genitori e figli, per evitare che si accorgano che si tratta di menzogne, ma anche per far sembrare ancora più reale quello che stanno raccontando.

La storia che propongono è più o meno sempre la stessa: i Carabinieri sono a colloquio con l’avvocato del presunto responsabile dell’incidente mortale, e servono soldi subito per avviare le pratiche. “Suo figlio è un bravo ragazzo, purtroppo è rimasto coinvolto in questo incidente, c’è bisogno del suo aiuto”, sono alcune delle frasi pronunciate. E a quel punto sarebbe pronta a scattare la seconda fase, la consegna dei soldi o dei gioielli appunto. Ieri a Castelfranco l’uomo che ha ricevuto la telefonata, un novantenne, ha avuto la prontezza di rispondere che di soldi in casa non ne aveva affatto, e la chiamata è stata interrotta. Ma non sempre è andata così.

I Carabinieri sono già informati sull’accaduto, ed hanno ricevuto le denunce: l’invito è sempre quello di diffidare di telefonate di questo tipo, riattaccare il telefono e chiamare i figli per accertarsi che si tratta di una truffa, oppure direttamente il 112.

 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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