Si è tenuto ieri l’incontro fra Massimo Sottani, Presidente del Comitato Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, ed Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze. Un incontro a cui erano presenti anche la professoressa Grazia Tucci, che ha coordinato dal punto di vista tecnico il “Progetto Penco”, permettendo di riportare a Leccio una statua del soldato napoleonico, e Lorenzo Becattini.
Spiega Sottani: “È stato un incontro per conoscersi e ringraziare l’Università di Firenze che tramite il Dipartimento d’Ingegneria Civile ed Ambientale (DICEA) nella persona della Professoressa Tucci ha dato un contributo fondamentale per realizzare la statua di Penco che oggi si trova in Piazza D. Manin a Leccio, e che è molto apprezzata. Abbiamo regalato una riproduzione in miniatura della statua. I cosiddetti “Penchino”, di 16 centimetri di altezza e realizzati con la stampa a resina fotopolimera, con basamento stampato in FDM e riempito con resina poliuretanica da colata. Poi i vari pezzi rifiniti, verniciati e assemblati”.
L’incontro, però, è servito anche per tornare a parlare del destino del Castello di Sammezzano: “È stata anche l’occasione per parlare di Sammezzano e dell’auspicio che, una volta chiarita la questione della proprietà (in particolare l’asta del prossimo marzo), Sammezzano per l’unicità della sua architettura e del suo parco, possa divenire oggetto di studio ed interesse anche da parte dell’ Università di Firenze. Negli anni in cui erano possibili le visite venivano presentate molte tesi, mentre adesso quasi nessuna. Non dobbiamo però rassegnarci all’oblio”, conclude Sottani.
La procedura di fallimento di Sammezzano per il momento sembra andare avanti, la prossima asta (se non dovesse nel frattempo cambiare nulla) è fissata per la fine del mese di marzo, e si potrà capire se finalmente il Castello potrà avere una nuova proprietà e quindi un progetto di rilancio.
