23, Aprile, 2024

Keu, confermata la presenza di contaminanti. Monni: “Tuteliamo salute ed ambiente”. Benini: “Stiamo lavorando alla messa in sicurezza”

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I risultati dei campionamenti effettuati dalla procura di Firenze nei siti interessati dall’operazione “keu” sono chiari: è stata evidenziata la presenza di contaminanti, spesso con valori ben oltre i limiti di legge. L’assessore regionale Monia Monni sollecita tutte le azioni necessarie, pur nella complessità della situazione, a tutela prioritariamente di salute e ambiente. Il sindaco di Bucine, Nicola Benini, sul cui territorio è situato l’impianto della famiglia Lerose ed il terreno dove è aperto un cantiere per una lottizzazione abitativa e dove è stato ritrovato arsenico in dosi massicce, annuncia che sono in atto progettazioni per la messa in sicurezza dell’area.

“Gli esiti dei campionamenti – ha detto Monni – certificano la presenza significativa di inquinanti in relazione all’utilizzo di riciclati contenenti keu: è quello che deriva dal puntuale e accurato lavoro svolto dall’autorità inquirente. Grazie anche all’importante lavoro di sindaci ed amministrazioni, stiamo procedendo con estrema risolutezza a mettere in sicurezza tutti i siti e a procedere alle necessarie e conseguenti attività di bonifica. Abbiamo dato, come noto, indicazione ad Arpat di svolgere tutte le attività tecniche-scientifiche necessarie. Ma abbiamo anche messo a disposizione dell’Agenzia risorse per svolgere ogni attività straordinaria necessaria, abbiamo nominato un Commissario Straordinario per garantire il massimo presidio rispetto all’intera vicenda, oltre che assicurare uno costante raccordo con i comuni interessati”.

“Comprendo la forte preoccupazione dei cittadini – ha aggiunto -, che ci chiedono di mettere in campo di azioni incisive e risolutive, ma con trasparenza e responsabilità va sottolineato che ci troviamo davanti a procedure complesse. Mi preme pertanto assicurare che il lavoro di tutte le istituzioni è rivolto esclusivamente ad acquisire il massimo grado di informazioni e ad agire tempestivamente per tutelare in modo prioritario salute ed ambiente. Infine – ha concluso -, su indicazione di Arpat sono stati definiti, intorno alla metà di settembre, gli interventi urgenti di messa in sicurezza secondo un criterio sito-specifico, proprio nell’ottica di assicurare la massima tutela ambientale”.

Nicola Benini, sindaco di Bucine: “Stiamo già definendo e lavorando ad interventi di messa in sicurezza di questi siti. Siamo già partiti”.

Sulla vicenda intervengono anche Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e membro della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni mafiose: “I risultati delle analisi della Procura di Firenze sul Keu, inquadrano una situazione ancora più grave di quella che ci saremmo aspettati e sembra che i siti inquinati siano destinati ad aumentare. Pensavamo che non ci fosse niente di peggio della regionale 429, dove sono state sepolte 8 tonnellate di materiale tossico. Invece al peggio non c’è mai fine. Nell’area ex Valcis del pisano, i livelli di cromo sono superiori di ben 50 volte rispetto al limite consentito. E a Bucine avevano addirittura venduto il materiale nocivo per riempire i terrapieni di un complesso residenziale in costruzione”.

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