Una busta contenente un proiettile e una lettera anonima di minacce è stata recapitata al segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini, nella sede della Cisl Firenze-Prato di via Carlo Del Prete, a Firenze. Dell’episodio sono state informate le forze dell’ordine, che si sono immediatamente attivate.
Beccastrini, 54 anni valdarnese di San Giovanni, si è occupato tra le altre cose anche della vertenza Bekaert di Figline.
“E’ l’ennesimo atto intimidatorio che la Cisl subisce su questo territorio – afferma il segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi – Ad Alessandro e a tutta la Fim va la nostra vicinanza e solidarietà per questa vile intimidazione, che non ci farà però arretrare di un millimetro nel nostro impegno, deciso e costante, a fianco dei lavoratori.”
“Episodi come questo, anzi – continua Franchi – rinsaldano ancor più la nostra convinzione nel partecipare alla manifestazione unitaria di sabato prossimo a Roma. Perché ogni minaccia, ogni sopruso, ogni violenza, che viene rivolta al sindacato confederale e alle istituzioni democratiche di questo paese, non va sottaciuto, né sottovalutato, ma ha bisogno che chi crede sinceramente nella democrazia e nella non violenza faccia sentire la sua voce, chiara e forte.”
A Beccastrini ed alla Cisl è arrivata la solidarietà di Cgil ed Uil
Dalida Angelini segretario generale Cgil Toscana: “L’attacco al sindacato non si ferma. Ieri pomeriggio una lettera con minacce ed un proiettile è stata recapitata al segretario della Fim Cisl Toscana Alessandro Beccastrini. Ad Alessandro e alla Cisl va la totale, partecipe solidarietà mia personale e di tutta la Cgil Toscana. Sabato 16 ottobre saremo a Roma per una grande manifestazione unitaria e per una forte risposta democratica alle minacce e agli assalti degli squadristi fascisti”.
Annalisa Nocentini, segretario generale Uil Toscana: “Solidarietà totale al Segretario della Fim-Cisl Toscana, Alessandro Beccastrini. Dopo quanto accaduto sabato scorso a Roma, un altro episodio che dà la dimensione del clima di tensione che si sta vivendo nel Paese. Il sindacato era, è, resterà un presidio di democrazia e libertà su cui le lavoratrici e i lavoratori potranno sempre contare come luogo di confronto e dialogo. Saremo a Roma anche per ribadire che il sindacato non si lascia intimidire da chi non si riconosce nei valori fondanti della Costituzione”.