17, Luglio, 2024

Affidamento degli impianti sportivi, l’Amministrazione di Rignano ribatte: “Dalla Rignanese arroganza e maleducazione”

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L’Amministrazione comunale di Rignano sull’Arno torna nuovamente sulla questione del nuovo affidamento degli impianti sportivi. “Il motivo per cui la Usd Rignanese è stata esclusa dalla gara dell’ultima concessione è ormai risaputo, ed è esclusivamente dovuto alla loro incapacità di presentare una domanda ammissibile; che questo sia fuori discussione è dimostrato dal fatto che nessuno abbia fatto ricorso, né contro il bando né contro l’esclusione. I risultati della gestione della società Rignanese, sia relativamente alla parte sportiva che a quella gestionale degli impianti, sono sotto gli occhi di tutti. Gli interessi di pochi, che non hanno nulla a che vedere con lo sport e l’attività sportiva dei ragazzi, hanno distrutto una società sportiva che aveva una storia di 90 anni alle spalle”.

L’Amministrazione Certosi continua: “Stupisce il fatto che, all’indomani della loro esclusione dalla gara, la Usd Rignanese abbia di fatto rinunciato all’organizzazione di qualsivoglia attività sportiva per la prossima stagione agonistica, per la quale gli spazi sarebbero stati comunque garantiti, così come è accaduto per altre situazioni di avvicendamento nella gestione degli altri impianti sportivi (Pallavolo, Basket, Palestra di Troghi), dimostrando così quanto veramente fossero interessati all’attività sportiva dei ragazzi e allo stato occupazionale degli allenatori e dello staff tecnico. Respingiamo l’accusa ricevuta di non aver tutelato due dei lavoratori dipendenti della precedente gestione (evidentemente, gli altri dipendenti per la Rignanese non contano) in quanto l’Amministrazione non ha competenza né responsabilità circa i rapporti contrattuali che intercorrono tra la Rignanese e i suoi dipendenti. Il modo per tutelare tutti i soggetti interessati sarebbe stato piuttosto non interrompere l’attività sportiva e trovare un accordo con la società entrante, che aveva dato piena disponibilità. Evidentemente, gli atteggiamenti offensivi e i comportamenti tipici di alcuni soggetti non hanno consentito il raggiungimento di una intesa”.

“Del resto – attacca la nota dell’Amministrazione comunale di Rignano – la cosa non ci stupisce, conosciamo tutti l’arroganza e maleducazione di certi rappresentanti della società Rignanese, di cui ancora in questi giorni stanno dando continuamente prova. E’ da sottolineare il fatto che l’impianto e il campo sportivo versano in stato di abbandono e che alla amministrazione comunale è stato anche impedito l’accesso per poter effettuare la manutenzione in loro sostituzione, provocando un danno economico che dovrà essere ripagato con soldi pubblici.”

“In merito all’avvicendamento della gestione, che avverrà il prossimo primo agosto, l’amministrazione si aspettava il raggiungimento di un accordo tra le parti, che è risultato impossibile per l’atteggiamento ostruzionistico, pretestuoso e offensivo dei dirigenti della Rignanese che stanno procedendo alla rimozione di attrezzature commerciali e sportive, in perfetto stile da ‘avvelenatori di pozzi’. Sarà nostra cura monitorare attentamente come lasceranno gli impianti alla fine del mese, per valutare se ci sono danni all’interesse pubblico”.

Infine la replica al gruppo di minoranza Insieme per Rignano: “Stupisce poi la richiesta di Insieme per Rignano di convocare un consiglio segreto sulla procedura di affidamento della nuova gestione. Tale richiesta va contro la nostra idea di massima trasparenza e partecipazione su un argomento così sentito dalla cittadinanza, poiché riteniamo non ci sia nulla da tenere segreto relativamente al comportamento tenuto da amministratori e dai funzionari comunali. Insieme per Rignano chiede il consiglio segreto per poter liberamente esprimere ‘giudizi sulle qualità e capacità professionali di amministratori e funzionari’, come se gli stessi avessero qualcosa da nascondere o ci fossero motivi per dubitare della loro capacità o integrità. La sede opportuna per far valere rilievi sulla legittimità del loro operato sarebbe a nostro avviso davanti a un giudice o con denuncia alle autorità competenti, qualora ci fossero fondati motivi di dubitarne. Tutto ciò ha il sapore dello sciacallaggio politico. Ad ogni modo, dopo il consiglio segreto, nel consiglio aperto che seguirà, sarà fatta una comunicazione per aggiornare chiunque abbia interesse sull’argomento. Riteniamo che temi come questi vadano affrontati a viso aperto e con la massima partecipazione, come abbiamo fatto nell’assemblea pubblica di dicembre. E’ ancora vivo il ricordo di quell’assemblea tenutasi in sala consiliare, in cui tutti i cittadini presenti si resero conto del livello di arroganza e maleducazione di certi rappresentanti della società Rignanese, che mancarono totalmente di rispetto verso il luogo, le persone presenti e i rappresentanti dell’amministrazione”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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