07, Luglio, 2025

San Giovanni civica: “I cittadini con 2100 firme hanno chiesto il ritiro della Tarip e un confronto”

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Tarip, San Giovanni civica torna all’attacco dopo il Consiglio comunale in cui è stata ribadita la volontà di procrastinare l’entrare in vigore della nuova tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti e non di sospenderla. Il gruppo all’opposizione, poi, forte delle 2.100 firme raccolte chiede ancora un Consiglio comunale aperta ai cittadini.

“In un momento storico in cui uno dei problemi che affliggono la nostra società è dato dalla distanza dei cittadini alla politica, al disinteresse verso la cosa pubblica, riuscire a raccogliere 2.100 firme di sangiovannesi in merito alla criticità di un atto amministrativo è un risultato senza precedenti. Un risultato che ci auguriamo riceva la giusta attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale. 2.100 cittadini non solo hanno richiesto il ritiro della TARIP approvata (che ricordiamo ancora una volta è stata solo rimandata) ma soprattutto con le loro firme richiedono un vero confronto sulla gestione dei rifiuti. Una gestione veramente conforme alla ricerca di una differenziata vera, misurata bene e soprattutto con azioni premianti per chi si impegna a limitare l’impatto ambientale dei rifiuti, non con azioni esclusivamente vessatorie: come il balzello di 2 euro a conferimento indifferenziato a seguito di un numero di conferimenti assolutamente insufficienti”.

“Lo Statuto Comunale prevede che passati 30 giorni dalla consegna di più di 100 firme una petizione deve essere discussa in un Consiglio Comunale straordinario aperto alla cittadinanza, cioè un Consiglio che dia la parola ai cittadini, un esercizio democratico di grande portata. Avendo protocollato più di 1.600 firme lo scorso 6 giugno il Consiglio aperto doveva essere convocato entro la fine di questa settimana dal presidente Martellini. Perché ancora si ritarda? Non vorremmo che si cerchi di procrastinare i tempi per avvicinarci ad un periodo feriale che gioco forza limiterà la partecipazione dei cittadini. O peggio di non far addirittura svolgere il consiglio perché la TARIP è stata rimandata. Lo ricordiamo ancora una volta, nella seduta di ieri in Consiglio Comunale si è parlato solo ed esclusivamente di procrastinare la TARIP, questo sia chiaro, non di ritiro. A maggior ragione un confronto pubblico sulle richieste di 2.100 cittadini è assolutamente doveroso”.

“Durante il dibattito consiliare di ieri abbiamo assistito a posizioni da parte di alcuni consiglieri di maggioranza quantomeno curiose. Hanno detto che chi ha firmato la petizione è stato tratto in inganno, in pratica hanno dato degli sprovveduti ai 2.100 firmatari. Ricordiamo che diversi firmatari hanno partecipato agli incontri conoscitivi organizzati dal Comune e che tutti hanno ricevuto la lettera a casa in cui si spiegavano le modalità di conferimento e le “multe” della TARIP. La stragrande maggioranza era gia informata su tutto, senza che noi dovessimo rispiegare alcunché. Hanno detto poi che in fondo ha firmato solo la parte di sangiovannesi che ha votato Lisa Vannelli. Un’uscita infelice e fuori luogo, come per dire: “cittadini che non ci avete votato, a noi non interessano le vostre richieste”. Tra l’altro ricordiamo che molti firmatari ci hanno tenuto a comunicare ai nostri gazebo che, anche essendo elettori del Sindaco Vadi, sono contrari a questa TARIP. Forse nella distorta analisi sui firmatari queste firme per il centrosinistra hanno più valore? Di cosa hanno paura il Sindaco Vadi, la sua Giunta e la maggioranza di centrosinistra? Perché il presidente Martellini non ha ancora convocato il Consiglio? Il presidente Martellini ha l’obbligo di rispettare lo statuto comunale”.

Un Consiglio comunale straordinario sulla Tarip, dunque, richiesto a gran voce, soprattutto dai cittadini che hanno apposto le proprie firme alla petizione.

Il gruppo San Giovanni civica conclude: “Non possiamo non ricordare che Martellini è dipendente con ruolo apicale della SEl Toscana e più di una volta ha votato provvedimenti su atti che riguardano rapporti tra il Comune di San Giovanni e la società per la quale lavora. Ecco noi crediamo che sarebbe stata opportuna politicamente una astensione al voto da parte del Presidente Martellini, e lo abbiamo anche espresso nel dibattito consiliare di ieri. Invece Martellini ha partecipato sempre alle votazioni con il suo voto a favore. Adesso eventuali azioni di qualsivoglia boicottaggio politico ed amministrativo al Consiglio Comunale aperto ci sembrano ancor più inopportune politicamente visto i rapporti di Martellini con la SEI”.

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