Il movimento politico Siamo Montevarchi attacca l’Amministrazione comunale sulla questione della Tari e dei rincari. “Arriva la salaccata TARI e naturalmente dal palazzo non perdono tempo nell’addebitare la responsabilità ad altri, da ARERA a Gentiloni. Mentre sindaco e giunta si rappresentano come una sorta di virtuosi parlando di sconti tariffari applicati in alcune fattispecie. Ergo: gli aumenti sono colpa di altri, gli sconti merito loro. Non è così”.
“L’Autorità ha semplicemente introdotto un nuovo metodo di calcolo che si basa sulla copertura dei costi del servizio del secondo anno precedente, cioè l’ultimo consuntivo approvato. L’operato di diversi Ato, probabilmente non troppo incisivi nell’analisi delle politiche di gestione, non va indenne dal conclamarsi degli aumenti. Un solo esempio per dimostrare quanto politicamente puerile sia il tentativo dell’amministrazione Chiassai nell’additare all’altrui responsabilità il fatto che, ad esempio, il cambio/ricambio dei cassonetti, con tutto quello che ne consegue in termini di aggravio sul sistema di raccolta, viene pagato in tariffa dagli utenti come servizio aggiuntivo. Insomma, lo stato delle isole ecologiche, che è sotto l’occhio di tutti, viene addirittura pagato come un maggior servizio offerto”.
In merito alle agevolazioni Tari introdotte dall’Amministrazione, Siamo Montevarchi commenta: “Sapete di chi sono figlie? Non già dei virtuosismi di palazzo ma dei trasferimenti provenienti dal ‘decreto sostegni bis’ e dal cosiddetto ‘fondone’ nelle quote che il comune non è stato in grado di utilizzare l’anno scorso. Cioè dal governo nazionale. Dimenticavamo che negli aumenti spalmati urbi et orbi vi sono anche ‘lasciti’ di alcuni comuni che avevano la TASI (anche Arezzo amministrato dal presidente dell’Ato?). E rinnoviamo la richiesta alla prima cittadina di dedicarci uno dei suoi pluri quotidiani comunicati nel quale ci dettagli il costo del valzer dei cassonetti calottati”.
