Critiche del capogruppo di Avanti Montevarchi Europa Verde, Fabio Camiciottoli, sul piano delle alienazioni che l’Amministrazione ha portato in votazione all’ultimo Consiglio Comunale di Montevarchi. “Scelte che aprono molti interrogativi, non solo rispetto ai presupposti dell’individuazione e all’opportunità di vendita di così tante aree, ma anche rispetto alla solidità di bilancio e alla sua capacità di spesa. Scelte dove si trova molta difficoltà a vedere il prevalere dell’interesse pubblico rispetto a quello potenzialmente specifico. Nel metodo, non possiamo condividere l’inserimento nel piano delle alienazioni beni che, come più volte affermato, vengono individuati con valutazioni che prendono avvio sulla base di manifestazioni d’interesse poste da potenziali futuri interessati. Un meccanismo che a nostro avviso inficia quell’autorevolezza e quell’imparzialità che dovrebbe essere da guida dell’Amministrazione”.
Ciò premesso, Camiciottoli si concentra sul merito, e quindi sugli immobili posti in vendita da Palazzo Varchi: “Non possiamo condividere l’inserimento dell’ennesima area verde posta a confine di due capannoni in un’area produttiva di recente realizzazione e facente funzione di standard. Mentre il nuovo sviluppo è vincolato alla realizzazione di aree verdi atte a diminuire gli impatti, oggi l’Amministrazione con un solo atto diminuisce il verde e crea la possibilità di futuri ampliamenti di superficie coperta. Con la vendita di tale area di circa 450 mq nei pressi del piazzale planetario a Levane si preclude la possibilità di realizzazione di futuri parcheggi che risultano sempre più necessari all’interno delle aree produttive”.
“Non possiamo condividere neppure la proposta di vendere come area produttiva di terreni comunali confinanti con il Mulino Cicogni a Levane destinati in precedenza come area dove realizzare il cantiere comunale e dove oggi si permetterebbe l’edificazione di circa 1500mq di superficie coperta. Se si pensa alle caratteristiche dell’area, fortemente urbanizzata con la presenza anche del viadotto ferroviario, e alla necessità di realizzare un nuovo cantiere comunale, la scelta della Giunta appare azzardata e volta alla sola ricerca di soldi. Rispetto a tale scelta rimaniamo a dir poco increduli dal comportamento della Vicesindaco che, incurante di battaglie condotte in passato rispetto alla destinazione di parte dell’area, oggi propone l’ennesima possibilità d’insediamento mettendo definitivamente una pietra tombale alla realizzazione dell’area a mitigazione impatti della Centrale a Biomasse prevista su parte dei terreni. Sarebbe inoltre opportuno che oggi il sindaco indicasse le azioni che ha compiuto con i proventi previsti, circa 200 mila euro, che per le convezioni a suo tempo sottoscritte la ditta realizzatrice dell’impianto doveva versare quale forma compensativa per attutire il disagio provocato nella zona”.
“Come Avanti Montevarchi – conclude Camiciottoli – ci siamo opposti e nulla sono valse le rimostranze alla coerenza amministrativa e non stupisce neppure l’atteggiamento dei Consiglieri Comunali di maggioranza, in modo particolare quelli di Prima Montevarchi e Forza Italia – Lista indipendente, che oggi sembrano abiurare a quello che i loro predecessori, nell’interesse pubblico, hanno perseguito e determinato quale punto d’equilibrio”.


