Una interrogazione in Consiglio regionale per fare il punto sulla carenza di personale in servizio all’Ospedale del Valdarno: a presentarla è stato Marco Casucci, consigliere della Lega. “Sto da tempo monitorando la situazione dell’ospedale della Gruccia di Montevarchi, una situazione complessa ed ulteriormente aggravata dalla chiusura del Pronto Soccorso Serristori di Figline , che di fatto, ha aumentato notevolmente il numero degli accessi in quello montevarchino che sta riscontrando delle difficoltà perché costretto ad operare sott’organico”, spiega Casucci. “Inoltre, il plesso ospedaliero della Gruccia, ospita anche il Pronto Soccorso pediatrico, anch’esso carente di personale. Difatti al sopraggiungere dell’emergenza, il personale di servizio presso il reparto di pediatria deve prontamente lasciare l’attività di visita in cui è impegnato. Lo stesso reparto potrebbe soffrire della mancanza, dal prossimo 31 dicembre del primario e di un altro medico che andranno in pensione”.
“Anche altri comparti ci risultano riscontrare delle problematiche non indifferenti – continua il consigliere regionale della Lega – il servizio di punto nascita/ginecologia-ostetricia è sotto organico, in particolare è da evidenziare la mancanza di un primario, inoltre si riscontrano tempi di attesa maggiori rispetto alla media dell’azienda per l’area del Valdarno, in particolare per una visita ginecologica occorrono circa 128 giorni di attesa contro i 22 giorni della media aziendale, i controlli post partum, hanno un tempo di attesa raddoppiato, circa 80, contro i 30/40 giorni previsti. In merito a queste problematiche, ho presentato una interrogazione in Consiglio regionale per chiedere chiarimenti alla Giunta ed al presidente Giani riguardanti l’ospedale in questione; è evidente la necessità di bandire rapidamente quattro concorsi, per l’individuazione dei nuovi primari, che sono andati, o andranno in pensione a breve, per i reparti di punto nascita/ginecologia-ostetricia, chirurgia, radiologia e pediatria, elementi imprescindibili per un ospedale che comprende un bacino d’utenza che conta più di 100 mila persone”, conclude il rappresentante della Lega.