01, Luglio, 2024

Montevarchi, il PD attacca l’amministrazione comunale sull’organizzazione del ‘doposcuola’

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I consiglieri del gruppo PD in Consiglio comunale e la Segreteria comunale del partito vanno all’attacco del comune di Montevarchi per l’organizzazione dei centri educativi per il supporto scolastico a bambini e ragazzi, che hanno iniziato la loro attività il 12 febbraio scorso. “I centri educativi più comunemente chiamati doposcuola – scrive il PD in una nota – sono servizi in aiuto alla famiglie sia per l’offerta educativa che per l’accudimento, nella conciliazione dei tempi di lavoro dei genitori, spesso divisi fra la cura dei figli e dei propri genitori anziani. Questi servizi sono necessari e fondamentali per una comunità, ma non certo se vengono aperti a febbraio (quando l’anno scolastico è avviato ormai da settembre) e per soli tre giorni a settimana”.

“Visto il ritardo nell’attivazione di questo servizio – si legge ancora nella nota – è evidente che molte famiglie si siano già organizzate autonomamente attraverso l’ausilio delle parrocchie oppure privatamente. Se fosse uno scherzo si potrebbe pensare ‘Meglio tardi che mai’. Ma non è uno scherzo, e non è nemmeno la prima volta che assistiamo a queste improvvisazioni. Già questa estate sono uscite le iscrizioni per i centri estivi a giugno quando molte famiglie si erano già organizzate privatamente. Ancora peggio è aprire i centri educativi a metà anno scolastico, a febbraio”.

Il gruppo consigliare del PD di Montevarchi ha quindi chiesto all’assessore competente “le motivazioni del ritardo nell’attivazione del servizio del centri educativi e se vi siano ulteriori progetti di servizi allo studio dell’Amministrazione per dare un supporto concreto alle famiglie di Montevarchi. Infatti, sin dalla prima Giunta Chiassai assistiamo a un totale abbandono delle politiche per le famiglie, che nel nostro comune sono ormai sostenute esclusivamente delle parrocchie e dal privato sociale. Una Giunta ad oggi troppo orientata a cercare i difetti delle altre istituzioni e amministrazioni che si dimentica dei propri cittadini e delle risposte che dovrebbe dare quotidianamente e che purtroppo da molti anni mancano”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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