13, Novembre, 2025

Il Psi di Figline e Incisa intitola la propria sede a Bettino Craxi, a quarant’anni dai fatti di Sigonella

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Con una cerimonia che si terrà sabato 25 ottobre alle ore 17, il PSI di Figline e Incisa si appresta ad intestare la storica sezione di piazza Marsilio Ficino a Bettino Craxi. La manifestazione, aperta da un saluto introduttivo della Segretaria Monia Tiranno,
vedrà gli interventi del Sen. Gerardo Labellarte, di Gianni Bonini, già presidente della
“Fondazione B. Craxi” mentre le conclusioni saranno affidate al figlio, l’onorevole Bobo Craxi. “I Socialisti di Figline e Incisa, a quarant’anni dai fatti di Sigonella – si legge nella nota del PSI – intendono rendere omaggio al leader socialista scomparso nel 2000 affinché la storia sia scritta bene, attribuendo ad ognuno i propri meriti e demeriti e per sottolineare come quella pagina sia stata una grande affermazione di sovranità nazionale”.

“Il PSI – continua la nota – dedica la propria sezione a Craxi anche in risposta a quanti ritengono ancora la storia socialista una storia di malaffare, e Craxi un latitante, e che si ostinano a non capire come siano andate davvero le cose, in quegli anni. Non hanno capito che gli Usa non avevano dimenticato Sigonella, che la finanza anglosassone voleva impadronirsi di una parte considerevole del patrimonio pubblico italiano. Ma mai la Prima Repubblica, mai il Psi di Craxi lo avrebbero permesso. Da quelle vicende prese avvio un ‘colpo di stato mediatico giudiziario’ che avrebbe avviato l’Italia, arrivata ad essere la quinta potenza economica mondiale, sulla via del declino. In questi anni, le pagine di storia su Craxi sono state riscritte nel segno della verità com’è dimostrato anche dalle prese di posizione dei Presidenti della Repubblica Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella, che hanno sottolineato come Craxi ebbe ad operare solo nell’esclusivo interesse del proprio Paese. La difesa della dignità nazionale che Craxi affermò a Sigonella rappresenta, ancor oggi, una pagina mirabile di come un uomo di Stato e di Governo debba porsi di fronte alle prepotenze di chi avrebbe voluto infrangere il valore della difesa della nostra sovranità nazionale. Craxi difese l’Italia e pagò con la vita, ma non ebbe paura degli USA”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore
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